Presentate oggi in un seminario, eccole qui di seguito:
- Oltre gli Economics: nuove forme di scambio
- Fine delle relazioni verticali e nuovi equilibri;
- Erosione delle rendite di posizione sociali, legali, storiche …;
- Transizione da ‘atti di fede’ ad ‘atti di fiducia’;
- Messa in discussione dei paradigmi classici del marketing e della ricerca;
- Ridefinizione della comunicazione verso il fenomeno del one-to-one di massa.
Tra evoluzione della domanda e rivoluzione dell’offerta, la fiducia diventa fondamentale per costruire i nuovi patti con il consumatore che non è più tale ma diventa persona da intercettare a 360°. Cambia perciò anche il concetto di marca, quale segno che si ridefinisce giorno per giorno nella complessità dei nuovi scambi reali e simbolici.
- Miti e realtà dell’analisi dei consumi: ripensare i target
Occorre ridefinire i target in forme più situate e meno pre-definite, individuando i nuovi percorsi di consumo, i nuovi stimoli e suggestioni, nonché le nuove forme di coinvolgimento e gratificazione. Non esistono target immutabili nel tempo. Esistono solo persone che massimizzano opportunità che le aziende offrono. Si tratta di target nuovi che possono non coincidere con le convinzioni, gli stereotipi e le attese.
- Ripensare i target: essere semplici ed efficaci in poche mosse
L’uso di valori e variabili ‘medie’ nasconde la pluralità e la ricchezza dei target. L’uso di un sistema di profilazione integrato dei dati migliora l’efficacia dell’identificazione dei target, quindi del roi, da intendere come ritorno e prefigurazione degli investimenti in marketing e comunicazione. In questo senso vengono riportati casi relativi a due prodotti di largo consumo che mettono in evidenza come le variabili socio-culturali, e non le classiche ‘anagrafiche’, siano in grado di delineare profili decisamente differenti per quanto riguarda la capacità di premiare gli investimenti in comunicazione.
- Per un marketing senza età
In questa prospettiva il seminario ha posto sotto la lente di ingrandimento due segmenti:
- Senior e Millenials
Si tratta di due segmenti che dis-confermano gli stereotipi con cui sono considerati, quantomeno nelle attuali logiche di mercato.
I Senior, che possiamo considerare active-ager, spiccano sempre di più per atteggiamenti di esplorazione, di volontà di fare, di socializzare e di impegnarsi in attività tra le più varie che possono andare dall’impegno sociale al divertimento e al viaggio più intraprendente, in logiche di enjoyment e valorizzazione etica della propria esistenza. Si tratta di un segmento dove è corretto affermare che la variabile età diventa l’ultima delle caratteristiche che aiutano a definire il profilo mentre assumono sempre più rilevanza i tratti psico-grafici, la cultura e una buona disponibilità di reddito.
I giovani, d’altra parte, rivelano un profilo per certi aspetti inedito, con una sorta di delusione anticipata verso i grandi valori, in primis verso il ‘valore amore’ che appare essere tutto da rifondare per questa generazione.
- Le nuove relazioni, i racconti, i patti con la marca
Il mondo digitale sta creando sempre nuove opportunità di relazione e connessione tra le persone, non necessariamente soltanto fra i giovani ma tra le persone mature e anche anziane.
Il mondo digitale sta aumentando il dominio della realtà che sta diventando sempre più ‘aumentata’.
In questo senso viene data per superata la triade informazione-cultura-spettacolo come retaggio del secolo scorso, mentre oggi compare la nuova figura dell’Homo Connected.
- Rebuilding Trust: sostenibilità e tecnologia come condizioni del nuovo patto
Le parole del futuro sono Sostenibilità e Tecnologia.
La sostenibilità come orizzonte che riesce a restituire senso all’innovazione. Non come privazione, rinuncia o decrescita ma come sobrietà, necessaria e capace di accrescere la qualità della vita.
In questa prospettiva occorrerà utilizzare la tecnologia per ottenere:
- Più sicurezza;
- Più risparmio di tempo e di energia;
- Più opportunità di informazione;
- Più connessione.
- Il contatto nel nuovo mercato, tra complessità e opportunità
Il cambiamento nell’approccio ai media è il change-over significativo che occorrerà sempre più monitorare ed utilizzare come chiave interpretativa dell’evoluzione socio-culturale e delle nuove opportunità di investimento per le imprese.