L’analisi dello scenario di comunicazione dei primi sette mesi del 2015:
1. mostra un settore finanziario che riesce ad ottimizzare l’investimento pubblicitario, riducendo la spesa, incrementando la pressione e mantenendo una visibilità elevata rispetto al sistema complessivo/agli altri settori;
2. un settore impegnato a mettere in campo, nella comunicazione soprattutto, il tema della tecnologia mostrando, in tal senso, di saper cogliere e raffigurare il cambiamento sociale dell’evoluzione delle famiglie. Il focus è sulla digitalizzazione dell’operatività e la rappresentazione della banca e dell’assicurazione come impresa di servizi è declinata dalla maggior parte dei player in chiave di semplificazione, velocità e modernità del servizio;
3. ancora in pochi lavorano sulle soluzioni d’offerta, sintonizzandosi sui bisogni, i progetti e i desiderata delle famiglie. I concetti chiave della sicurezza, dell’aiuto alla gestione del bilancio familiare, della personalizzazione restano in secondo piano, anche se chi li fa propri riscuote un discreto successo.
Gli effetti e le ricadute sui brand e sull’equity di settore:
1. un sostanziale mantenimento del goodwill e dell’equity complessiva dei comparti Bancario e Assicurativo;
2. una conferma delle baseline dei principali indicatori per la maggioranza dei brand;
3. per alcuni, i pochi che avevano una reason why per comunicare (soluzioni, proposte e prodotti) una crescita in termini di rilevanza/call to action.
