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Generazione Z, non puoi non tenerne conto. Uno studio internazionale realizzato da Ketchum ne mette in luce le abitudini e i modelli di comportamento per supportare le future strategie di comunicazione e marketing e rispondere in tempo reale ai più recenti trend di mercato

Hanno meno di 20 anni, cresciuti immersi nella tecnologia ma gelosi della propria privacy, sono ambiziosi e pragmatici, non bevono e non fumano. E‘ la Generazione Z, i teenager di oggi che nel 2020 rappresenteranno il 40% dei consumatori negli Usa, Europa e BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). Nati poco dopo i Millenials, gli Zeta incarnano l’ultima sfida per il mondo del marketing e della comunicazione.

Conoscere a fondo chi sono, le loro abitudini, i posti che frequentano, le cose che amano fare o non fare diventa dunque fondamentale per qualsiasi brand voglia essere davvero competitivo sul mercato.

Con questo scopo nasce Engaging Gen Z, lo studio internazionale realizzato da Ketchum che fotografa le abitudini e i modelli di comportamento della Generazione Z.

Ketchum fornisce così un identikit del consumatore del prossimo futuro che deciderà le sorti del marketing e dei consumi. “Con questo progetto Ketchum si fa anticipatore del nuovo scenario e delle tendenze dettate dalla Gen Z per supportare i brand suoi clienti nel reindirizzare in maniera efficace le strategie di comunicazione e marketing, interpretare i bisogni di questo target emergente e intercettare le tendenze future”, commenta nella nota Andrea Cornelli, Ceo e VP di Ketchum Italia (nella foto).

Ketchum attraverso Engaging Gen Z vuole offrire una vera e propria guida su come approcciare gli Zeta, lavorando nel rispetto della legislazione sul diritto alla privacy online e sulla pubblicità per i minori, con l’obiettivo di condividere con i clienti del suo network un modo di pensare alle nuove generazioni di consumatori che possa essere davvero break through.

Ma chi appartiene davvero alla Generazione Zeta? Per la maggior parte teenager, nati dal 1998 in poi, sono i cugini più piccoli dei Millenials ma già profondamente diversi per attitudini, modo di pensare e comportamenti. Sono circa 2 miliardi in tutto il mondo e hanno un potere di spesa molto elevato (contribuiscono con circa 44 miliardi di dollari all’economia Usa). Sono cresciuti nel momento di massima espansione di internet, di conseguenza vivono in un mondo globalizzato e senza confini spazio-temporali. L’ambiente fisico dunque ha un impatto minore sulla loro psiche tanto che la maggior parte di questi adolescenti-bambini sperimenteranno il loro primo viaggio attraverso la tecnologia.

Ecco i 15 tip, emersi dallo studio Engaging Gen Z, per conoscere più a fondo questa nuova generazione.

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L’Engaging Gen Z con i suoi trend report, statistiche e suggerimenti provenienti dalle intuizioni di un team di esperti guidati da Angela Fernandez, VP, Strategic and Creative Planning in Ketchum con un’esperienza ventennale nel marketing di brand per bambini (Barbie, Power Rangers, Hello Kitty) aiuta dunque i clienti a capire ciò che rende questa generazione così diversa.

Patrizia Martello, Consumer Culture Consultant di Ketchum Italia e Docente di Sociologia della Comunicazione presso NABA di Milano commenta, commenta nella nota: “ Gli Zeta sono nati e cresciuti in un mondo difficile, complesso e allo stesso tempo piatto e a portata di mano, pieno di innovazioni futuribili ma altrettanto pieno di piccole apocalissi. Circondati dalla tecnologia, sono i veri nativi digitali, almeno i più piccoli, che come primo device hanno avuto in mano uno smartphone. Lato consumi, scelgono l’accesso e non il possesso di beni, il paradigma dello sharing per loro è il mindset naturale, se garantisce esperienza e fruizione di ciò che vogliono. Forse basta questo per capire le loro caratteristiche distintive e originali: pragmatismo, autonomia, maturità, riservatezza, impegno, controllo delle proprie scelte, un certo disincanto verso il consumo e l’universo mediale. La lettera zeta, ultima dell’alfabeto, in questo senso fa ben sperare. Non può che preludere a un nuovo inizio. Gli zeta potrebbero rappresentare la generazione di un turning point, che fa ripartire il mondo da una nuova lettera A”.