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Findomestic-TBWA\Italia: quando la partnership c’è si vede. Non a caso, più che alle gare vinte, per valutare quanto vale un’agenzia si deve guardare alla capacità di tenersi i clienti. Specie quelli che sanno giocare in attacco, non solo in difesa

Ne è convinto il country manager TBWA\Italia Marco Fanfani, orgoglioso, ieri a Milano, di essere alla conferenza stampa di lancio della nuova era della comunicazione Findomestic. Con la banca, infatti, il rapporto dura da circa cinque anni. Non solo, rappresenta un benchmark per capacità di guardare ottimistico, strategico, al lungo e innovativo, anche in un periodo come l’attuale. Tra l’altro, avendo ben presente gli obiettivi di bilancio. Come giustamente tiene a precisare l’ad Findomestic Salomone Chiaffredo, ricordando pure che, nonostante nel 2012 il comparto del credito al consumo abbia lasciato sul piatto l’11,7%, il suo fatturato è cresciuto dell’1,7%. Insomma, anche in comunicazione bisogna saper attaccare, non solo difendersi. Supportando le scelte con investimenti che, seppur non possano crescere, sappiano ottimizzare, con la capacità creativa di strutturare piattaforme nuove con cui caratterizzare il proprio posizionamento.

Qui tradotto nel passaggio, meglio nell’evoluzione, da responsabilità, a trasparenza, a verità. Impossibile da raccontare in un solo 30”.  Così, il 9 aprile esordisce sul sito  già online la prima delle otto puntate del reality, che settimanalmente, ogni martedì, racconteranno cosa significa mettersi dalla parte della banca attraverso l’esperienza di sei clienti veri, scelti da un casting che ne ha visti 250. Tante sono state le risposte dei medesimi alla sollecitazione Findomestic.

Già da ieri, invece, è online e on air il teaser di 15″ che preannuncia il via della serie. Non solo. Perché c’è pure lo spot vero e proprio, da domenica, la campagna stampa (anche di prodotto) la pianificazione web e la presenza sui social.

Insomma, un vero e proprio percorso di comunicazione che apre la via a nuovi sviluppi, dimostrando la volontà di guardare al futuro. Che per TBWA\Italia non si ipotizza così brillante come l’anno appena conclusosi (+9%. L’adv pesa il 60-70%), seppur lo stesso Fanfani scaramanticamente ricordi quanto pure 12 mesi fa sarebbe stato difficile prevedere un tal finale, dovendo la crescita più consistente del previsto all’andamento degli ultimi due mesi.

In ogni caso, la ricetta è chiara. Accertarsi che i primi dieci clienti sulla torta del proprio fatturato siano clienti soddisfatti. Ossia che restano. Perché più che pensare alle gare, serve capire come creare valore profondo e nuovo a partire proprio da quei brand. Potrebbe tranquillamente trattarsi del nuovo indicatore per valutare la salute delle agenzie.