La Union of European Football Association (UEFA) ha incaricato l’italiana Filmmaster Events in partnership con la franco-canadese Circo De Bakuza per la creazione della cerimonia di apertura dell’attesissima Finale di Champions League del prossimo 6 giugno.
La partnership darà vita ad una cerimonia che vuole raccontare l’anima di questa città. Più di 400 i perfomer al centro della scena per le coreografie di massa firmate dalla coreografa Wanda Rokicki (sue le Cerimonie Olimpiche di Atene e la cerimonia dello scorso anno a Lisbona). A dare la voce agli inni il soprano Nina Maria Fisher e il tenore Manuel Gomez Ruiz accompagnati da 50 elementi del Junges Ensemble Choir di Berlino.
Uno spettacolo che vedrà perfomer, ballerini e macchine sceniche entrare e uscire dal campo di gioco in 9 minuti per lasciare poi il field of play intatto per l’entrata delle due squadre finaliste – Juventus FC e FC Barcelona – che si contenderanno il titolo della migliore squadra d’Europa.
Higlight: 400 performer volontari, 50 coristi, 6 mesi di preparazione, 120 professionisti da 10 nazioni.
Andrea Francisi, General Manager di Filmmaster Events, dichiara nella nota: “Siamo fieri di essere nuovamente al fianco della UEFA dopo le cerimonie di EURO 2012. Firmare l’evento di apertura di uno delle finali sportive più attese dell’anno e così sentite dai tifosi di tutto il mondo, è fonte di grande orgoglio e responsabilità; che si raddoppia avendo quest’anno una squadra italiana in campo. Le cerimonie sportive sono la nostra passione. Abbiamo firmato importanti eventi sportivi negli ultimi 10 anni e nel 2016 ci aspettano le cerimonie olimpiche di Rio”.
Roshan Soomarchun, Vice President e Partner del Circo De Bakuza, aggiunge: “Ancora una volta UEFA ci ha scelto come per la Cerimonia della finale, il cuore dell’evento è la partita mentre la cerimonia rappresenta la sua anima. Quest’anno alziamo l’asta e portiamo la cerimonia ad un altro livello. Saranno presenti props spettacolari e coreografie di massa. Il nostro obiettivo è quello di creare un “rendez-vous” ogni anno in cui possiamo celebrare gli spettatori, le città ospitanti e ovviamente il bel calcio”.