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Fargo Film compie 40 anni. 7 milioni di fatturato, di cui il 60% alla pubblicità. C’è anche Fargo Legno, per scenografie di set ed eventi. E’ invece extra il milione e mezzo di Oltre Fargo. In lavorazione il film di Davide Ferrario, dal romanzo ‘Le colpe dei padri’ di Perissinotto, e i nuovi progetti Maserati. Posizionamento? “Ci distinguono le relazioni. In quanto a Cpa, per convincere deve convincere le aziende ed essere coesa su fronti di interesse comune”

E’ il Valter Buccino pensiero, fondatore Fargo Film, espresso assieme a Massimo Cerato, anch’egli socio fondatore, durante la colazione di festeggiamento dedicata alla stampa e tenutasi ieri a Milano: “La nostra è una storia di progetti importanti: il lancio della Fiat Punto animali, forse la più grande produzione pubblicitaria italiana degli ultimi 20 anni, con 11 giorni di shooting a Los Angeles. Il commercial di Lancio della Fiat Marea, dell’Alfa Romeo 147. Abbiamo prodotto decine di filmati di comunicazione industriale, dai Magazzini Robotizzati Comau alle grandi macchine di stampa Nebiolo, e raccontato le linee di montaggio della Fiat 500 in Polonia, nonché realizzato il film sulla nascita delle sospensioni intelligenti, montate sulla Lancia Thema. Ma anche il lancio della linea ‘pelle’ di Bulgari, le grandi campagne fotografiche e video del Gruppo GFT con l’intervento degli artisti dell’arte povera e dei grandi fotografi di moda. Le campagne di Wind in location spettacolari, dai ghiacci della Groenlandia al deserto del Marocco.

E poi c’è il cinema, con i lungometraggi Santa Maradona, vincitore di un David di Donatello, e Andata + Ritorno di Marco Ponti, il premiato Dopo Mezzanotte, di Davide Ferrario, Sono Guido e non Guido, mukumentary sul poeta Guido Catalano presentato come evento speciale all’ultimo Torino Film Festival”.

Ovviamente guardando al futuro. All’innovazione, alle nuove sfide di un mercato più veloce, complesso e articolato. Coerenti con la scelta di posizionarsi come casa di produzione-boutique, naturale evoluzione della passione per la ricerca di nuovi linguaggi e contenuti narrativi, della consapevolezza della necessità di un’osservazione continua delle tendenze artistiche ed espressive del mondo contemporaneo.

Ne derivano le recenti campagne istituzionali Eni. La danza e le videografiche per Roberto Bolle, la magia della sabbia di Ilana Yahav, le costruzioni con la carta di un grande paper talent, la realizzazione di un evento con mongolfiere e proiezioni.

E poi i gesti dimenticati per lo spot Enel, le riprese con venti microcamere per raccontare la radio di Fiorello nella serie di spot per Fiat, le campagne Multibrand con Chiambretti e la caduta delle auto, quelle per la telefonia, Wind e Tim. E infine Maserati, per cui, vincendo la gara ad hoc, si lavora realizzando video mirati che sappiano definire un linguaggio unico e distintivo per il brand.