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Expo 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, Padiglione Italia. Balich ne è convinto. Sarà un successo. “Bello lavorare in Italia e vedere che si può fare sistema, anche alla faccia dei furbetti che intascandosi 20.000 euro non faranno certo la storia”. Preoccupato per i tempi? “Dopo aver visto Atene terminare i lavori allo stadio il giorno prima e la corsa pazza per dare avvio alle ultime Olimpiadi di Sochi, rispondo ordinaria amministrazione”

Insomma, quando nel 2015 tutto sarà pronto per il debutto nessuno si ricorderà più di polemiche e tensioni, così come dei disagi dovuti ai ‘lavori in corso’. È stato così ovunque. E, visto che a rincuorarci è un professionista come Balich, c’è da crederci, tanta fu l’esperienza accumulata in mega eventi worldwide (sotto puoi leggere il suo cv).

Anticipando sin da ora che già il prossimo 30 maggio si terrà la conferenza stampa generale, che saprà soddisfare ogni curiosità sul nostro Expo, inaugurando pure il sito di ‘recruitment’, dove chiunque volesse collaborare con l’esposizione troverà spiegato come fare e quali le differenti alternative, tra cui molto volontariato.

Ma veniamo a Padiglione Italia. L’occasione per parlarne è stata la conferenza stampa tenutasi ieri presso l’Università Statale di Milano a firma Italcementi. Obiettivo, dimostrare che fare sistema è possibile, tanto che tra i relatori c’era la stessa azienda orgogliosamente presentando il cemento biodinamico appositamente creato per la realizzazione di Palazzo Italia, unica struttura del Padiglione che resterà alla città anche a manifestazione finita, probabilmente in gestione alla Camera di Commercio. Il progetto architettonico del Palazzo è firmato dal raggruppamento, costituito da Nemesi & Partners, Proger, BMS Progetti di Milano e il Professor Livio De Santoli (si aggiudicò la relativa gara per la coerenza al tema dell’albero della vita, il concept ispirato al vivaio elaborato da Marco Balich) e prevede la realizzazione di una struttura complessa, che richiama nel suo aspetto esteriore, e in alcuni spazi interni, le forme di una foresta urbana ramificata, in cui il visitatore potrà immergersi per scoprire un’inedita architettura-paesaggio.

Schermata 2014-04-08 alle 22.53.06Il concept guida del Padiglione è ‘Vivaio Italia’, a rappresentazione di uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a germogliare, offrendo terreno fertile in grado di dare visibilità e accoglienza alle energie giovani, ma anche nel senso di ‘vivaio’ di idee, proposte, soluzioni, per l’Italia, in linea con l’attualità più stingente che stiamo vivendo.

Non a caso, Marco Balich, direttore creativo Padiglione Italia, al nostro microfono, tiene a ringraziare il presidente Diana Bracco per averlo scelto, dichiarando così la volontà di superare l’aspetto espositivo museale, a favore di intrattenimento ed emotività, volendo coinvolgere anche gli under 20 e trasferendo un’identità italiana capace di puntare all’eccellenza che la tradizione ci attribuisce (ma di cui non siamo sempre stati all’altezza negli ultimi anni, spesso giustificando scempi in nome dell’utilità da anteporre al bello quale logica. Che poi è un assurdo. Bello e utile vanno d’accordo), con la forza di una moderna attualizzazione che guarda al futuro e al mondo.

Ecco perché ‘Orgoglio Italia’ è il vision statemen scelto per  caratterizzarne lo spirito, vestendo del medesimo concetto pure le presenze delle diverse regioni, alle quali si è chiesto lo sforzo creativo di evitare i classici ‘assaggi di prodotti’ a favore della capacità di creare suggestioni che diventino intrattenimento, valore, storie, arte, contagio.

In tema di iniziative, inoltre, il senso sarà quello di unire nuove e vecchie generazioni, nell’ottica del ‘mentore’ (ricordiamo che lo scenografo Dante Ferretti, che assieme a Francesca Lo Schiavo ha vinto il suo terzo Oscar per il lavoro sul set e la scenografia del film ‘Hugo Cabret’ di Scorsese –- gli altri due furono per gli allestimenti scenici di ‘The Aviator’ e ‘Sweeney Todd’ – , è già al lavoro).

Ad esempio, ci sarà un intero piano dedicato alla musica che vedrà alternarsi i talenti dei conservatori italiani, e si sta pure delineando una collaborazione con il Coni, perché i nostri atleti si facciano ambasciatori del logo ‘Orgoglio italiano’ indossandolo nelle divise. Molto altro, poi, bolle in pentola, ma, come anticipato si rimanda alla conferenza del 30 maggio per ulteriori approfondimenti.

Chi è Marco Balich
Vincitore di 2 Emmy Award, ad oggi è considerato una delle figure più importanti a livello mondiale nella produzione di Cerimonie Olimpiche, con oltre 20 anni di esperienza nel mondo dell’entertainment. Balich ricopre, dal novembre 2012, il ruolo di Direttore Artistico del Padiglione Italia – Expo 2015. Oltre ad essere l’ideatore del concept del Padiglione Italia, firma con la Balich Worldwide Shows la direzione artistica e la produzione esecutiva dell’Albero della Vita, icona rappresentativa del Padiglione Italia all’interno. E’ executive producer delle Cerimonie Olimpiche dei Giochi Olimpici di Rio 2016. Molti show e cerimonie su scala internazionale portano la sua firma: 2002, Salt Lake City 2002 Flag Handover, Project Leader 2006, Giochi Olimpici Torino 2006, Cerimonia Apertura e Chiusura, Creative Director e Executive Producer 2007, World Premiere Fiat 500, Torino, Creative Director 2008, 2009, 2010 Carnevale di Venezia, Artistic Director 2009 Inaugurazione Donbass Arena, Ucraina, Creative Director 2009 XVI Giochi del Mediterraneo, Cerimonia di Apertura e Chiusura, Pescara, Creative Director 2010 Bicentenario del Messico, Città del Messico, Producer e Creative Director 2011, Shakhtar Donetsk 75th Anniversary, Ukraine, Creative Director 2011, Inaugurazione Juventus Stadium, Torino, Creative Director 2012, Uefa Euro 2012 Cerimonia di Apertura e Chiusura, Creative Director e Executive Producer 2012, London 2012 Flag Handover, Executive Producer 2014, Giochi Olimpici Sochi 2014, Artistic Executive Producer della Cerimonia Olimpica di Chiusura e Executive Producer delle Cerimonie Paralimpiche di Apertura e Chiusura.