In occasione di Eurobest 2016, in calendario in questi giorni a Roma, abbiamo raccolto le riflessioni di Davide Boscacci, Group Creative Director – Head of Digital and Brand Activation Leo Burnett Torino, giurato nelle categorie Digital Craft, Interactive e Mobile.
“L’Italia non spicca nelle categorie in cui ero giurato. Non avevamo lavori fortissimi iscritti e quelli entrati in shortlist sono entrati per il rotto della cuffia, in seguito a discussioni parecchio accese. E’ lo specchio di quanto siamo indietro sul fronte digitale come Paese. Non a caso, i lavori più interessanti arrivano dai paesi nordici, dove la digitalizzazione è un fatto compiuto e permea attivamente la vita quotidiana delle persone. Da noi la Banda Larga inizia ora a diffondersi e possedere due o tre telefonini a testa non significa essere avanzati, se non se ne fa un uso che vada oltre ai social network. Come comunicatori abbiamo tutte le capacità e qualità professionali per realizzare progetti di qualità, ma abbiamo bisogno che dalle aziende arrivino gli incarichi e che investano di più. Tra l’altro, per la prima volta ho trovato i lavori mobile più interessanti di quelli interactive. E questo la dice tutta su qual è la direzione verso cui stiamo andando“.
