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Ecco i 10 hot consumer trend 2014, li svela Ericsson premiando le app

Con l’anno che volge al termine, l’Ericsson ConsumerLab ha identificato le nuove tendenze dei consumatori per il 2014 e oltre. Per oltre 15 anni, il ConsumerLab ha condotto ricerche con l’obiettivo di esplorare i comportamenti e i valori delle persone e il modo in cui utilizzano prodotti e servizi ict. Il programma di ricerca globale si basa su interviste annuali che coinvolgono oltre 100.000 persone in oltre 40 paesi e 15 megalopoli.

Secondo Michael Björn, Head of Research presso ConsumerLab, “la tendenza piùimportante che osserviamo è la domanda sempre crescente di applicazioni e servizi in tutti settori industriali e sociali, che hanno il potere di cambiare radicalmente la vita di tutti i giorni”. Per Nunzio Mirtillo, Amministratore Delegato di Ericsson in Italia e Presidente della Regione Mediterranea, “anche in Italia le app stanno diventando un fenomeno sempre più diffuso. Cresce tra i consumatori la consapevolezza che le app possono migliorare sensibilmente la nostra vita quotidiana: più di un Italiano su due, infatti, scarica almeno una nuova applicazione a settimana. Siamo sempre più vicini alla realizzazione di quella che Ericsson chiama Networked Society, la società dove tutto ciò che può beneficiare di una connessione sarà connesso generando benefici per la società, l’economia e l’ambiente”.

  1. Le app cambiano la società. La rapida adozione degli smartphone a livello globale ha cambiato completamente il modo di comunicare e utilizzare internet. Stiamo entrando in una nuova fase di rapida diversificazione dell’uso degli smartphone e le persone sono sempre più alla ricerca di applicazioni in tutti i settori della società. Questo include tutto, dai negozi e asili nido alla comunicazione con le autorità e il trasporto. Le applicazionistanno diventando sempre più importanti rispetto al tipo di telefono che viene utilizzato.
  2. Il tuo corpo è la nuova password. I siti ormai richiedono password sempre più lunghe con un mix di numeri, lettere e simboli, quasi impossibili da ricordare. Questo sta portando a un progressivo interesse per le soluzioni biometriche come alternativa. Ad esempio, la ricerca ha scoperto che il 52% degli utenti smartphone desiderano utilizzare le proprie impronte digitali al posto delle password e il 48% sono interessati a utilizzare il riconoscimento oculare per sbloccare il loro schermo. Il 74% ritiene che gli smartphone biometrici diventeranno un fenomeno di massa nel corso del 2014.
  3. Il benessere fai-da-tech. La pressione arteriosa, i battiti e i passi sono solo alcuni esempi di cosa possiamo misurare attraverso i dispositivi mobili. Occorre solamente aprire un’app per iniziare a monitorare le attività e conoscere meglio il proprioorganismo. Un totale del 40% degli utenti di smartphone desiderano che il loro device registri tutte le attività fisiche svolte e il 56% vorrebbe monitorare la propria pressione sanguigna e il battito tramite un anello.
  4. Internet ovunque. L’esperienza Internet rimane indietro rispetto ai servizi voce. Gli utenti di smartphone si stanno rendendo conto che il numero delle tacche relativo al segnale del loro telefono non è più un parametro affidabile, dal momento che un segnale che è sufficiente per una chiamata vocale può non essere sufficiente per i servizi Internet. Il ConsumerLab Ericsson ha scoperto che il livello più basso di soddisfazione si è registrato durante la sperimentazione della qualità di Internet in metropolitana.
  5. Gli smartphone riducono il digital divide. L’accesso a Internet su scala globale è ancora inadeguato e distribuito in modo diseguale, dando luogo a quello che viene definito digital divide. L’arrivo di smartphone più economici permetterà ai consumatoril’accesso ai servizi Internet senza la necessità di acquistare dispositivi costosi. Il 51% dei consumatori globali considera il proprio telefono cellulare l’oggetto tecnologico più importante – e per molti sta diventando il dispositivo principale da cui accedere a Internet.
  6. Online, i benefici superano le preoccupazioni. Nel momento in cui Internet diventauna parte integrante della nostra vita quotidiana, i rischi associati all’essere connesso stanno diventando sempre più evidenti. Il 56% degli utenti Internet ogni giorno èpreoccupato per le questioni legate alla privacy. Tuttavia, solo il 4% afferma che avrebbe effettivamente ridotto l’utilizzo di Internet. I consumatori applicano, invece, strategie per ridurre al minimo il rischio, come per esempio essere più cauti sul tipo diinformazioni personali da condividere.
  7. Video on command. Pur avendo a disposizione una maggiore varietà di media, siamomeno inclini a scegliere in autonomia quello che guardiamo. I nostri amici sono particolarmente influenti quando si tratta di video da guardare. Ericsson ha rilevato che il 38% degli intervistati afferma di guardare video suggeriti da amici almeno diverse volte alla settimana. I nostri amici hanno quasi lo stesso grande impatto anche sulle abitudini riguardanti la scelta dei blog da leggere e la musica da ascoltare.
  8. Visualizzare bit e byte. Il 48% dei consumatori utilizza applicazioni per capire meglio il consumo dei propri dati. Mentre il 41% vuole conoscere solo la quantità di dati che utilizza, il 33% vuole assicurarsi che siano fatturati correttamente e il 31% non vuolesuperare il tetto massimo previsto dal proprio operatore. La ricerca ha anche rivelatoche il 37% dei possessori di smartphone usa regolarmente applicazioni per testare la velocità della loro connessione.
  9. I sensori nei luoghi quotidiani. Dal momento che i servizi Internet interattivi sono ormai all’ordine del giorno, i consumatori si aspettano che anche l’ambiente fisico sia sempre più reattivo. Circa il 60% dei possessori di smartphone crede che i sensorisaranno utilizzati per qualsiasi attività entro la fine del 2016, dalla sanità e trasporti pubblici, alle automobili, alle case e ai nostri posti di lavoro.
  10. Play, pausa, ricominciare altrove. Se il 19% del tempo dedicato alla fruizione di contenuti in streaming avviene attraverso telefoni o tablet, significa che i consumatori  stanno cambiando i luoghi in cui guardano la tv, adattandosi ai loro stili di vita. Per esempio potrebbero cominciare a visualizzare i contenuti da casa, mettere in pausa eriprendere la visione durante gli spostamenti verso il lavoro. Quando si cambiano i luoghi, può anche avere senso cambiare dispositivo.
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