Questa la sintesi del pensiero di Sergio Spaccavento, executive creative director, che argomenta:
“Perché è rilevante, coerente con il posizionamento del brand e creativa al tempo stesso. E perché ha tutti gli ingredienti per essere una case history del 2013. Ha un titolo tradizionale ma il modo di veicolarla è davvero innovativo. E’ territoriale e digitale, parla di vicinanza autentica al target, di vera co-generazione dei contenuti. Unisce strategia di marketing e corporate social responsability. E infine, realizzarla ci ha regalato una grande soddisfazione professionale e umana. Ci è sembrato di fare una cosa giusta, onesta, sensata. E di questi tempi non è poco”.
Quali sono i temi più caldi nel vostro comparto? Nel senso che da loro dipende la possibilità di esprimere al 100% la qualità
“I temi più caldi sono la libertà, la serenità e la modernità. Una mente creativa deve essere sempre stimolata, e un terreno fertile è certamente irrorato dalla libertà di movimento. Invece i brief che riceviamo, spesso, scandiscono le regole indirizzandoci su canali tradizionali e rigidi, mentre il mondo corre a una velocità diversa. Una mente creativa, inoltre, dà il suo meglio in un ambiente sereno che offre tranquillità e positività: chi non è contento produce male. Infine, una mente creativa si sviluppa solo con una visione veramente contemporanea del mondo, ma la difficoltà sta nel capire cosa è davvero attuale in comunicazione, evitando accuratamente mode del momento, o il ridondante presenzialismo sui social network”.
E a proposito di qualità, per noi è questa la chiave per leggere l’oggi. Ma tu quale parola metteresti come emblema di questa era?
“La qualità è fondamentale per ogni tipo di output, puoi avere l’idea migliore del mondo, ma se mal realizzata neghi l’idea stessa, ma la parola che spenderei per questa era è ‘semplicità’. Un’idea sviluppata in modo pulito e semplice senza troppi link o troppe sovrapposizioni mentali è l’idea vincente. La semplicità consiste nel risolvere alcuni nodi che la comunicazione contemporanea porta con sé: la moltitudine dei messaggi, il poco tempo destinato ad ascoltare o il bisogno di essere subito ingaggiati e interessati possono essere gli ostacoli che la comunicazione pubblicitaria incontra. Un messaggio immediato, invece, semplice ed interessante è la chiave per entrare nella mente e poi nel cuore della gente; se poi è davvero così immediato può adattarsi tranquillamente a ogni mezzo, moderno o contemporaneo che sia”.
CASE HISTORY
A febbraio 2013 Ceres è on air con un’affissione che invita i giovani a non astenersi alle imminenti elezioni. Approfittando del successo ottenuto dalla campagna, decidiamo di schierarci al fianco degli studenti in Erasmus ai quali, di fatto, è stato negato il diritto di votare all’estero. Insieme a loro, con la parola d’ordine #iovotolostesso, Ceres organizza elezioni simboliche in 26 città europee. Outdoor e activation sono accomunate dal claim ‘L’Italia ha bisogno di eroi’: ragazzi che si sentono responsabili del proprio futuro e che non si arrendono davanti alle ingiustizie. L’affissione ha avuto un grande eco mediatico, è stata citata da giornalisti e celebrità e twittata decine di migliaia di volte. Le elezioni #iovotolostesso sono finite sulle prime pagine dei principali giornali italiani ed europei. Il brand ha avuto un’espozione mediatica dal valore incalcolabile.
Credit
Bcube
Executive Creative Director Francesco Bozza
Associate Creative Director/Art Director Sergio Spaccavento
Client Creative Director/ Copywriter Andrea Stanich
Art Director Alessandro Sciarpelletti
Art Director Junior Patrick Rossa
Copywriter Silvia Savoia
Account Director Edi Borrelli
Account Executive Giorgia Benetti
Producer Sveva Spalletti
Bright.ly
Project Manager Manuela Gabbari
Community Manager Valentina De Caro
Client Director Flavio Rossi
Project Manager Giulia Gianpietro
Copy Web Roberto Sando
Editor Beemotion Alessio Dogana
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