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Dracula sceglie casiraghi greco&. In mostra dal 23 novembre presso La Triennale di Milano

Alef-cultural project management ha incaricato casiraghi greco& di lanciare la rassegna con una campagna stampa, affissione, dinamica e station domination. Direzione creativa Cesare Casiraghi, copywriter Luca Corteggiano, art director Emanuele Pezzetti.

Dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013 la Triennale di Milano presenta la mostra ‘Dracula e il mito dei vampiri’. Ideata, prodotta e organizzata da Alef-cultural project management in  partnership con La Triennale di Milano e in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna – con circa cento opere tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e video – affronta e indaga la figura del vampiro per antonomasia, partendo dalla dimensione storica per procedere alla trasfigurazione letteraria, fino ad arrivare alla trasposizione cinematografica e, infine, alle implicazioni sociologiche del mito di Dracula. Un viaggio nel mondo vampiresco che, al contempo, analizza il contesto storico e quello contemporaneo, passando in rassegna oggetti d’epoca e design dei nostri giorni, miti antichi e divi di oggi.

Nel 1912 muore Bram Stoker, lo scrittore che, nel 1897, pubblicò il romanzo ‘Dracula’. Il mondo celebra il centenario della sua scomparsa con una serie di eventi. La mostra è quindi un’occasione per rendere omaggio alla creatura letteraria del romanziere irlandese.

Capire perché il vampiro sia comparso improvvisamente sulla scena dell’immaginario europeo nel Settecento per non uscirne mai più, rileggere per immagini il Dracula di Bram Stoker, pensare a Dracula guardando a tutto quanto è stato prodotto dopo Bram Stoker, ma anche conoscere Dracula prima di Bram Stoker. Questo l’intento della rassegna.

Le diverse declinazioni del fenomeno del vampirismo sono quindi affrontate in tre sezioni principali: La realtà dietro il mito, a cura di Margot Rauch, conservatrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, da cui provengono una serie di documenti storici e opere tra le quali il primo ritratto del conte Vlad, figura storicamente esistita nel XV secolo e associata a quella leggendaria di Dracula; Bram Stoker: Dracula in collaborazione con la Bram Stoker Estate, che propone una riflessione sul vampirismo nell’ambito letterario con particolare attenzione all’opera di Stoker approfondita attraverso taccuini e documenti del romanziere esposti per la prima volta in Italia; Morire di luce: il cinema e i vampiri a cura del critico cinematografico Gianni Canova che, attraverso manifesti originali e videoproiezioni racconta la storia del vampirismo sul grande schermo, dalle prime pellicole in bianco e nero degli inizi del Novecento fino alle saghe degli ultimi anni. Particolare attenzione è rivolta al ‘Bram Stoker’s Dracula’ (1992) di Francis Ford Coppola, di cui sono presentati per la prima volta in Italia alcuni storyboard e la sceneggiatura originale. Per l’occasione si presenta al pubblico anche l’armatura indossata da Gary Oldman – su disegno della costume designer Ishioka Eiko – ricostruita dai produttori hollywoodiani dell’originale.

La mostra è arricchita, poi, da due variazioni sul tema. La storica del costume Giulia Mafai offre un’interpretazione dell’identità del vampiro e, in particolare, della donna vampiro. Abiti di scena offrono un particolare sguardo sulla figura della ‘Donna vamp’, creatura che al vampiro al femminile sovrappone il concetto di donna che distrugge attraverso il potere della seduzione.

Una divagazione nel mondo della moda è quella che nasce dalla collaborazione con L’Uomo Vogue, che presenta una selezione di riferimenti fashion al mondo degli un-dead attraverso le immagini di brand che hanno adottato lo stile dei vampiri: da Comme des Garçons a John Galliano, da Alexander McQueen a Rick Owens, fino alla recente interpretazione di Prada.

Il costume e la moda aprono le porte al Design del Vampiro attraverso un racconto per immagini delle dimore e dei luoghi frequentati dal re della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come ‘costruttore di città’ firmata dall’architetto Italo Rota. Completa il percorso dell’esposizione un omaggio dedicato a Guido Crepax. In mostra diciotto disegni inediti che illustrano l’incontro tra Dracula e Valentina, una delle sue più celebri creature.

Avis, Associazione Volontari Italiani Sangue,  in occasione dell’esposizione farà conoscere le sue attività e sensibilizzerà il pubblico ai valori del dono e della solidarietà.

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