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DogBuddy: un ulteriore finanziamento di 2 milioni, il lancio in Svezia e l’espansione in altri paesi. Comunicazione? Soprattutto online e home made

Ne parliamo con Rossella Fasoli (nella foto), Marketing Manager Italia España DogBuddy.

DogBuddy nasceva nel 2013. Quest’anno ha aperto anche in Svezia e soprattutto ottenuto investimenti addizionali (da investitori pre-esistenti, incluso Sweet Capital – il fondo Venture Capital aperto dai fondatori di King.com) per 2 milioni di sterline, arrivando a essere la realtà di dog sitting più finanziata d’Europa, con una raccolta totale pari a 6 milioni. Bene, cosa succede ora, quali i prossimi piani progetti?

“Il nostro prossimo mercato sarà la Norvegia, dove lanceremo a breve. Dopodiché, continueremo la nostra espansione nei paesi nordici e nel resto d’ Europa. In contemporanea, lavoreremo per migliorare sempre di più l’esperienza dei nostri clienti, offrendo funzionalità innovative e rendendo sempre più facile trovare un dog sitter”.

In cosa la vostra offerta è differente dalle altre realtà di dog sitting, insomma, cosa crea valore differenziante, anche quando in linea concettuale i competitor garantiscono prestazioni simili?

“A differenza dei nostri competitor, non offriamo solamente la copertura veterinaria durante il soggiorno, ma anche la copertura assicurativa di Responsabilità Civile fino a 2 milioni di euro. Questo ci permette di garantire tranquillità totale al proprietario, al cane e al dog sitter. Il team di DogBuddy seleziona manualmente tutti i profili delle persone che applicano per diventare dog sitter e ne approva solamente il 10%, garantendo, cosí, la miglior qualità. Dunque solo veri amanti dei cani con esperienza”.

Diamo un po’ di numeri, fatturato, paesi dove siete presenti, persone occupate?

“Attualmente siamo presenti in sei paesi – Regno Unito, Spagna, Italia, Francia, Germania e Svezia – e abbiamo tre uffici – Barcellona, Londra e Stoccolma. Il nostro team è composto da 27 persone ma siamo in continua ricerca di talenti che si uniscano alla nostra squadra internazionale. In termini di fatturato, cresciamo più del doppio di anno in anno. Dal 2013, quando siamo nati, i nostri sitter hanno già offerto più di 300.000 ‘notti canine’”.

Quanto conta l’Italia nel vostro business?

“L’Italia è uno dei nostri mercati più importanti, il terzo in ordine di fatturato. E’ uno dei primi dove siamo approdati ed speciale per noi perché uno dei fondatori è italiano. Sicuramente qui continueremo a investire”.

Fate comunicazione? se sì come, con chi dove? 

“Facciamo molta comunicazione in tutta Italia, con focus nelle grandi città, attraverso diversi canali. La maggior parte è comunicazione online (blog, reti sociali, collaborazioni con partner, email marketing). Oltre a ciò, partecipiamo ad eventi e facciamo pubblicità off line. Tutto il marketing viene gestito internamente dal nostro team”.