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Country Brand Index 012-013. L’Italia perde 5 posizioni nello studio di FutureBrand che indaga i macro-cambiamenti nella percezione brand globali. Al primo posto la Svizzera

FutureBrand presenta l’ottavo Country Brand Index (CBI), la classifica annuale dei brand-Paese, che vede la Svizzera salire sul podio. Il CBI FutureBrand è uno studio globale che prende in esame i brand-Paese di ben 118 nazioni, analizzando il loro percepito mondiale rispetto a parametri come cultura, industria, vitalità economica e iniziative sociali. Con interviste a oltre 3.600 opinion leader e frequent flyer internazionali di 18 Paesi, FutureBrand
applica il modello proprietario Hierarchical Decision Model (HDM) per determinare come i target di riferimento – cittadini, investitori, turisti e governi stranieri – vedono i brand-Paese, rispetto a categorie che spaziano dalla notorietà alla capacità di autopromuoversi.
Come arricchimento allo studio, FutureBrand propone questʼanno la classifica dei Prossimi Quindici, la graduatoria dei 15 brand-Paese che trasformeranno il panorama globale dal punto di vista economico, politico e culturale nei prossimi anni. In contrasto con le stime dei mercati globali, che si basano sui dati relativi al pil e
alla popolazione, il CBI 2012-13 prende in esame un campione di indicatori numerici, comportamentali e aspirazionali per definire il potenziale dei brand-Paese in via di evoluzione. La classifica dei Prossimi Quindici vede gli Emirati Arabi Uniti in testa alle nazioni che guideranno il mondo di domani. Lo studio indica nella capacità degli Emirati di gestire brillantemente lʼabbondanza di risorse naturali e di governare con lungimiranza sia la politica sia gli investimenti, le vere chiavi del loro futuro successo. Nonostante il momento dʼoro della regione, il CBI rileva tuttavia la presenza di ostacoli al progresso, primo fra tutti la difficile sfida rappresentata da una più equa redistribuzione del benessere.
Focus sullʼItalia
La perdita di posizioni dellʼItalia, cinque in un solo anno, è frutto della proonda crisi economica, sociale e di valori che il Paese sta vivendo. Sembra che, insieme ai posti di lavoro, lʼItalia abbia smarrito anche la sua
creatività e capacità di reagire.  Se osserviamo alcuni dei parametri di valutazione del CBI 2012-13, come il Sistema di Valori (che riunisce sotto di sé la Libertà politica, Attenzione allʼambiente, Sistema legale stabile, Tolleranza e Libertà di parola), Qualità della vita (Sistema scolastico, Sistema sanitario, Standard di vita, Sicurezza, Opportunità di lavoro e Disponibilità a Vivere in quel Paese) e Paese per condurre affari (Clima favorevole agli investimenti, Tecnologia avanzata, Ambiente normativo e Forza lavoro specializzata) scopriamo che lʼItalia si attesta tra il 21° e il 24° posto. Viceversa, è prima, come in tutte le altre edizioni di CBI, nellʼindicatore Storia e Cultura (Storia, Arte e Cultura, Autenticità e Bellezze naturali) davanti a Francia e Giappone, ed è prima, guadagnando una posizione rispetto al 2011, anche nellʼindicatore Turismo (Value for Money, Attrazioni, Cibo e Offerta Resort e Lodging).
[pdf]FutureBrand – Country Brand Index 2012-13