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Conad cresce del +4,2%, ricavi a 12,2 miliardi. Nel 2016 la creazione di oltre 1000 posti di lavoro. Aldo Biasi Comunicazione sempre al fianco dell’insegna

Nonostante nel terzo rimestre dell’anno il trend dei consumi sia attestato al 2% (fonte: Nielsen), Conad stima di chiudere il 2015 con un giro d’affari di 12,2 miliardi di euro, in crescita di 500 milioni (+4,2 per cento) rispetto all’anno precedente (fonte: fatturato rete Conad).

Un risultato che nasce da un piano strategico di sviluppo che ha portato la quota di mercato all’11,8 per cento (0,4 punti percentuali in più nel corso dell’anno) e al rafforzamento della leadership nei supermercati, con una quota del 19,8 per cento (1,2 punti percentuali in più rispetto al 2014). La crescita di Conad è trainata dal trend di ipermercati e supermercati.

I dati sono stati divulgati questa mattina a Milano in occasione della tradizionale conferenza stampa di fine anno. Conad è leader di mercato in Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e in 28 delle 110 province italiane in cui è presente.

La rete conta 3.062 punti di vendita – 25 Conad Ipermercato, 215 Conad Superstore, 1.039 Conad, 989 Conad City, 518 Margherita Conad, 197 discount Todis, 13 Sapori&Dintorni e 66 altre insegne e cash&carry -, comprensivi dell’acquisizione di 45 ex Billa nel Nord-Est (Veneto e Friuli-Venezia Giulia) e delle nuove aperture con la creazione di 4.174 nuovi posti di lavoro.

Si tratta in una rete multicanale in gradi di dare risposte a modalità di spesa sempre più articolate e a nuovi consumi: carburanti, farmaci, ottico, gelaterie. Sempre con una forte attenzione all’italianità dei prodotti e fornendo, al contempo, un sostegno a quel tessuto imprenditoriale fatto di piccoli e medi produttori locali.

Ne trae beneficio la produttività di Conad (5.980 euro/mq), tra le più alte del mercato, pur con una dimensione media del punto di vendita più piccola (623 mq) rispetto a quella di altre catene, e una punta di eccellenza con Sapori&Dintorni. Sono 7,8 milioni gli acquirenti non occasionali (31,7 per cento delle famiglie italiane) che ogni settimana fanno la spesa nei punti di vendita di Conad staccando oltre 45 scontrini all’anno.

“Risultati positivi, che fanno bene sperare, anche se l’economia reale non ha avuto quella accelerazione che si poteva pronosticare in base ai dati del primo semestre”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese (nella foto). “Il clima di fiducia delle famiglie si è raffreddato; lentamente abbiamo imboccato la via d’uscita dalla crisi. Due consumatori su tre dichiarano di avere modificato le proprie abitudini di spesa per poter risparmiare: la nostra risposta è una rete multicanale e multifunzionale, con layout specifici, assortimenti ampi di specialità e eccellenze di ogni territorio. Investiamo in servizi e nel futuro con soluzioni più vicine possibile alle attese di quanti scelgono le nostre insegne per la qualità e la convenienza che siamo in grado di garantire”.

Nel 2016 Conad investirà 188 milioni di euro per potenziare e ampliare la rete con 88 nuovi punti di vendita per una superficie complessiva di 78.800 mq e la creazione di 1.300 posti di lavoro, 880 dei quali rappresentati da nuove assunzioni.

Quello nella multicanalità, prevista nella piramide strategica quale punto di riferimento di ogni settore di attività per lo sviluppo nei territori, è l’investimento più importante per il nuovo anno, perché finalizzato a rafforzare il concetto di vicinanza al territorio e di partecipazione; dunque il rapporto con il cliente.

Non solo spazi fisici, ma anche un’offerta di prodotti ponderata e attenzioni continue alle esigenze delle comunità. Con un occhio di riguardo alla prossimità.

In Conad la marca del distributore si conferma un valore determinante per lo sviluppo: se il mercato nei primi dieci mesi dell’anno è cresciuto dell’1,6 per cento, in Conad l’incremento è stato superiore: 10,7 per cento. La quota della marca Conad è cresciuta al 27 per cento (+0,6 punti percentuali rispetto al 2014), contro il 19 per cento del mercato italiano (fonte: IRI).

Conad ha sviluppato una strategia di convenienza continuativa, tutti i mesi dell’anno, per assicurare ai clienti un vantaggio reale e la selezione della migliore qualità anche nei prodotti freschi, il comparto più qualificante di ogni punto di vendita e voce centrale nel risultato economico di impresa. Come sottolineato anche nelle campagne di Aldo Biasi Comunicazione, che continuerà a essere partner anche l’anno prossimo.

A fine 2015 le parafarmacie Conad in attività sono 100, con una convenienza che ha prodotto un risparmio per i clienti di 12 milioni di euro. I distributori di carburanti Conad hanno raggiunto quota 35, con un erogato medio di 8,3 milioni di litri all’anno e un risparmio di 21 milioni di euro per gli automobilisti. Con un media di due rifornimenti al mese (da 50 litri cd), in un anno il risparmio per ogni automobilista ammonta a 105 euro. A questi concept si aggiungono i 18 Ottico Conad – in cui sono impiegati 50 ottici specializzati -, frequentati da 100 mila clienti all’anno che nel 2015 hanno risparmiato 2 milioni di euro, e le 11 Cremerie Sapori&Dintorni e 12 Carretti gelati Sapori&Dintorni.

Il 2015 si chiude poi con due novità. Per prima la fusione di Conad Sicilia e Sicilconad in un’unica cooperativa che diventa il primo player dell’isola con quasi il 16 per cento di quota di mercato. Il nuovo gruppo – che si chiamerà Conad Sicilia – potrà contare su un fatturato annuo di 845 milioni di euro, quasi 400 punti vendita distribuiti su una superficie di 200 mila metri quadrati, 230 soci imprenditori e oltre 3.900 addetti.

AgeCore è il nome della supercentrale europea che unisce le insegne già partner di Alidis e Core: Edeka (Germania), Groupement del Mousquetaires (Francia), Eroski (Spagna), Coop (Svizzera), Colruyt (Belgio) e Conad. Annunciata nel mese di agosto, sta muovendo i primi passi organizzativi una realtà che vale 140 miliardi di euro di fatturato, operativa in otto paesi chiave del vecchio continente – Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia, Svizzera, Polonia e Portogallo – con 23 mila punti di vendita e proiettata ad evolvere ancora. Si tratta di tracciare una rotta per i prossimi dieci anni, coprendo i territori dal Sud Europa alla Russia.