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Carcano/Zero: bravi, sbandierate le gare vinte. Tanto da sempre si predica bene e si razzola male. E a rimetterci è l’intera industry

Roberto Carcano, ad Zero, risponde alle domande scaturite dalla nostra riflessione post pubblicazione classifica TBS Italy.

 Cosa ci dice del mercato il numero di gare vinte, ha ancora valore?
“Ci dice che predichiamo bene e razzoliamo male. A parole tutti contro le gare e poi, appena ne vincono una, corrono a pavoneggiarsi esibendo tanto di scalpo  degli ‘sconfitti’. Molti sconfitti=molto onore. A me sembra invece che la sconfitta sia per il nostro ecosistema. Ci dice che culturalmente siamo rimasti agli anni ’80”.

Quali altri parametri andrebbero eventualmente esaminati perché si potesse estrapolare lo stato di salute e vigore di un comparto?
“L’esatto opposto dell’aggressività commerciale e di new business. Dovrebbe prevalere il ruolo consulenziale e/o professionale anche nel modo di scegliere e di essere scelti”.

All’appello mancano tutte le agenzie medio piccole (fatto salva qualche eccezione) Eppure di sicuro tra loro c’è chi ha portato a casa almeno una tripletta. Dunque, voi che vi sentite citati, come la vivete?
“La classifica non l’ho letta. Non mi interessa”.

E in tema di remunerazione, a che punto siamo, finita la guerra al ribasso?
“No”.

Cosa vi augurate, ogni anno più gare, non conta il numero ma la loro qualità, o ogni anno sempre meno e più spazio alla consultazione diretta?
“Assolutamente a favore della consultazione diretta. Se un’azienda non conosce bene il mercato o vuole essere aggiornata chieda tranquillamente alle agenzie di presentarsi. Bisogna scegliere i partner con i quali costruire, non un progetto già fatto, quasi sempre in condizioni diverse dal decoro”.

Quanto costano alle agenzie le gare e quanto (sempre sia vero) di conseguenza poi finiscono per pesare sul cliente?
“Costano denaro, ma soprattutto costano in termini emotivi e di frustrazione. Per ognuno che vince, diversi altri perdono. Ancora di più, costano in termini di perdita di immagine della nostra industry”.