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Cannes Lions 2014/29. Parola ai protagonisti. Bertelli/Publicis: quella dei Film rimane la categoria che più fa entusiasmare. Per noi vincere con Heineken è sempre una grande soddisfazione, soprattutto perché qui la competizione è forte

E’ tornato al Palais per sedersi nella giuria Film, che lo aveva già visto impegnato nel 2011 per la prima volta, dopo gli 8 Leoni conquistati da Publicis l’anno scorso con Heineken (The CandidateThe Real Master of IntuitionThe Wall of Opportunities), che ha ancora vinto (questa volta 1 Bronzo nei Film con  ‘Why Not Man’ per Heineken Light, andato on air in Asia). Ma quest’anno Publicis Italy ha allargato la rosa dei brand che hanno ottenuto una statuetta, conquistando anche un altro Bronzo nei Film con  ‘The Great Escape’ per Yovis Viaggio/Sigma Tau (cdp Bedeschi Film) e  1 Bronzo nel Direct con Dacia Sponsor Day/Renault Italia. Ecco le prime impressioni di Bruno Bertelli, executive creative director Publicis Italy insieme a Cristiana Boccassini.

“Sono molto soddisfatto del risultato, in pochi anni abbiamo conquistato più di 15 statuette con clienti internazionali. Ed Heineken compete in una categoria affollatissima ed estremamente difficile”.

I film iscritti diminuiscono di anno in anno, la categoria ha perso il suo fascino e, soprattutto, l’autorevolezza con cui in passato indicava ‘la via’?
“Alla premiazione di sabato sera quella dei film è stata la categoria più applaudita e quella che ha suscitato più entusiasmo. Come riesci a raccontare una storia in un film difficilmente puoi farlo altrove. Un 60″ o un 30″ possono emozionare e lasciare il segno molto più di altre declinazioni”.

In base a cosa il Grand Prix è stato assegnato a Adam&EveDDB e Harvey Nichols?
“Sin dall’inizio la decisione del presidente di giuria Amir Kassaei, chief ceative officer DDB Worldwide, è stata quella di voler assegnare due Grand Prix, uno per uno spot andato on air in tv, dunque più tradizionale, e l’altro per un virale. ‘Sorry I spent it on myself’ ha vinto anche altri Grand Pix per la sua strategia coraggiosa contestualizzata in un momento di crisi economica. E, nello specifico, il film conta su una recitazione perfetta, così come perfetta è stata, nella sua semplicità, la realizzazione”.