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Cannes 2013, parola ai protagonisti. Luca Scotto di Carlo/M&C Saatchi: e sono due Leoni. Ancora in lizza nel Branded Content. Fastweb? Felicissimi. Noi? Altrettanto. Una ‘cattiveria’? Per fare di più, contano network, brand e budget

Senza nessun tono polemico, ma solo per sottolineare quanto il lavoro Fastline per Fastweb la sua strada se la sia dovuta trovare da sé. Insomma, questi due bronzi se li è proprio meritati (Promo & Activatione e Media), visto che non c’erano né una marca internazionalmente conosciuta, né un network di quelli che pesano ad aiutare a spiegarla supportando la campagna. E nel dirlo, Luca Scotto di Carlo si toglie il cappello di  creative partner M&C Saatchi, indossando quello di chi qualche esperienza di Cannes l’ha avuta, pure seduto in giuria.

Tanto che in questa medesima veste sente pure di applaudire l’Italia, che per la prima volta sta esordendo al Festival quale ‘industry che fa sistema’, con i leoni che non finiscono tutti nelle mani di un’unica agenzia che fa l’exploit, ma competono a diversi progetti, di diverse realtà. Certamente un passo in avanti.

Come il fatto che il progetto Fastline di Fastweb sia riuscito in un video (guardalo qui sotto, è proprio quello che a Cannes ha presentato alla giuria il lavoro) a farsi capire (ricordiamo che ha anche vinto un bronzo al NY Festival) . “Pensare che all’epoca della presentazione al cliente, il medesimo restò perplesso sulla sua fattibilità”.

 

Invece il coraggio paga. Con ritorni incredibili. Sia per il brand (un evento andato in diretta a Milano, ha fatto parlare tutta Italia, dai principali tg ai quotidiani, enfatizzato dall’eco e dallo sharing in rete), che per l’agenzia. Più d’una, infatti, le aziende che l’hanno contattata dopo aver visto quella case.

“Tornassi indietro? Iscrivere i lavori a Cannes è ormai un’impresa, tante sono le categorie. Bisogna studiarle a fondo, magari incrementando il budget, così da poter spaziare in molteplici. Sono certo che i leoni sarebbero stati ancora di più!”