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Campagna sul marchio ‘Ceramics of Italy’. Ceramica Flaminia e Simas insieme con creatività propria per dire al mercato che il Made in Italy è vantaggio competitivo. Un basta alle mistificazioni, così che il consumatore ne conosca i veri chi, come e perché

E i motivi sono molteplici. Sicuri che un acquisto ‘Ceramics of Italy’ sappia garantire nel tempo (grazie a qualità, design, stile), lo scopo della campagna voluta dalle due aziende del comparto è soprattutto quello di informare. E non è che il primo passo di un progetto che guarda oltre e strategico, volendo stimolare le stesse autorità competenti a tutelare la produzione nostrana, contro le mistificazioni di chi spaccia per tale qualcosa che non lo è.

Di qui l’ideazione di questo marchio collettivo e istituzionale a favore dell’industria ceramica italiana nel mondo. Tra le prime aziende a ottenerlo ci sono, non a caso, Ceramica Flaminia e Simas (il loro è un Made in Italy 100%). E non si tratta solo di immagine, ma pure di business, quantificato in un valore aggiunto del +20/30%, da applicarsi ai prodotti del vero made in Italy. Auspicando che siano numerose le aziende che vorranno appropriarsene.

Ricordando (Fonte Centro Studi Confindustria Ceramica) che sono 41 quelle produttrici di ceramica sanitaria (-2% rispetto al 2011). Principalmente localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo), occupano 4.196 dipendenti (-4,16% sul 2010). Complessivamente hanno prodotto 4,60 milioni di pezzi (-5,61%) e venduto 4,48 milioni (-4,47%). Alla crisi del mercato italiano (-12,29%, con l’assorbimento  nel 2010 di 2,24 milioni di pezzi) corrisponde però la crescita dell’export (+4,84%), che per la prima volta vale di più delle vendite nostrane  (a fronte di  un fatturato pari a 378,2 milioni di euro, -3,31% sul 2010, 159,7 milioni sono in Italia  e 218,5 milioni all’estero, ormai al 57,8%).

Nello specifico, il Distretto di Civita Castellana nel 2011 ha rappresentato il 52% della produzione nazionale, con 36 aziende, e il 51% del fatturato complessivo, con 195,57 milioni di euro (132,1 realizzati in Italia e 63,4 all’estero) sul totale nazionale di 390 milioni.

Ne parliamo con Francesco Bravini, export e marketing manager Ceramica Flaminia, e Alessandro Scopetti, direttore generale Simas.

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