Youmark

Bright.ly: il digitale è morto. Per noi già dal 2008. Perché non è media, è modello. Nascevamo integrati, ora scorporiamo. A metà maggio, ad esempio, c’è il battesimo di Take Away, nuova casa di produzione

Rispondendo al bisogno di allargare l’accesso ai servizi. Senza per questo tradire il modello Bright.ly, certezza di sviluppo (il 2012 ha chiuso a 3 milioni di euro di fatturato, con un organico di 28 persone). Una ricetta che da subito ha puntato sui contenuti video all’interno del digitale, rendendo interattivo il modello atl. Ma, soprattutto, ha capito come la verticalizzazione delle specializzazioni avesse ceduto il passo, a favore di logiche orizzontali, nella definizione di piattaforme di engagement capaci di originarsi da un evento, dal punto vendita, da un video.  Ovviamente passando per il social. Anche perché la valorizzazione sta tutta lì. Nell’approccio strategico. (segue)

Dimenticandosi del web commodity, dei siti e dei banner, e invocando un necessario up selling che faccia uscire i servizi dalla guerra del primo prezzo. Come d’altronde già succede all’estero, dove agenzie digital di nuova generazione hanno già realizzato il sorpasso.

 Al microfono d youmark Francesco Giromini, ceo, presidente e co-founder Bright.ly