Youmark

Brenna/Leo Burnett: ma vi rendete conto che le organizzazioni delle agenzie sono ferme agli anni ’50, quando per il percepito del mercato le new digital di due persone sono il top per freschezza e velocità? Noi andiamo anche oltre il modello fluido, diventiamo gassosi

Il che non significa riduzione d’organico. A fronte di un mercato che flette del 20%, infatti, in Leo da gennaio sono state 70 le nuove assunzioni, certo, in contropartita ci sono pure dei tagli, ma perfettamente rientranti nell’ottica di vestire il nuovo (ps il Toi non chiude, semplicemente si è spostato a Losanna gran parte del lavoro Philip Morris, come era logico succedesse visto che la multinazionale ha lì il suo headquarter. Anzi per il prossimo Fuori Salone si anticipa di un evento proprio lì).

Consci che gli equilibri non saranno più punti d’arrivo immutabili, quanto evoluzioni, dimensioni in divenire, sempre più veloci, accelerate. Il che conduce inevitabilmente alla morte dei modelli statici. Lo stesso digitale lo impone, sempre che si voglia abbracciare il valore che crea, anziché restare arroccati a quanto distrugge relativamente ai vecchi media.

E se è pur vero che i budget faraonici di un tempo non ci sono più, o sono rarissimi, i bilanci si chiudono in attivo se si assume la ricerca di inedita progettualità inerentemente ai revisionati investimenti quale sfida (più d’uno i premi già vinti  in questo inizio 2013 così come le gare. Ma, senza fare nomi. E noi di youmark rispettiamo questo volere appieno, poiché rientrante nelle logiche di fiducia della partnership cliente-agenzia).

Ce ne parla al microfono di youmark Giorgio Brenna, chairman e ceo Europa occidentale del network Leo Burnett , che tiene anche a fare i complimenti alle sue ‘pupille’. Tre ragazze a sua detta bravissime, che hanno partecipato al Master in cui insegna in Cattolica. Che quest’anno si ripete, nell’efficacia di un lavoro con i giovani di tutto il mondo, fucina di idee e talenti per l’agenzia.