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BlowUpFilm: 2012 bene. Merito della scelta. Piccolo. Perché il grande è rischioso e il medio non funziona. Soprattutto flessibile, sapendo adeguarsi in corso d’opera. Non però sul prezzo, che al di sotto del sostenibile non scende

Nemmeno quando il mercato è come l’attuale. Difficile, deregolamentato. Non solo per la congiuntura economica. Anche per la qualità di professionalità e competenze. Con gli stessi clienti a optare per l’eliminazione di quella cerniera intermedia capace di fare da costruttivo collante. Oggi, spesso, si passa dal vertice all’apprendista, vanificando l’efficacia di quanto un tempo fu dialogo tra chi la medesima lingua la sapeva parlare più che bene. Certo c’è il web. Ma è ancora più speranza che vantaggio, pur riconoscendogli il merito della sperimentazione, anche di talenti.

In quanto ai settori che trainano, si crede nel lusso (dopo il primo, c’è pure un secondo film per Sergio Rossi), forti di un’annata di produzioni che soddisfano. Da Win For Life a Eurojackpot, da Angstrom a Garnier. E i 12 mesi non sono ancora finiti, attendendo l’esito di due gare. Ovviamente top secret.

Ne parlano Desirèe Castelli Maestro, partner ed executive producer, e Luca Giberna, president ed executive producer, BlowUpFilm.