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Birrificio Angelo Poretti presenta il suo modo di essere birra ufficiale di Padiglione Italia per Expo 2015. Luoghi, atmosfere, prodotto, tecnologia, comunicazione, partnership, innovazione. Soprattutto la capacità di fare sistema, come ‘vivaio’ vuole

Partendo da chi accompagna il brand in comunicazione, con Gruppo Ogilvy e Aida Partners Ogilvy Pr ad aver contribuito a creare un progetto organico, dalla campagna ai contenuti de ‘La Piazzetta della Birra’, dalle relazioni esterne agli eventi. 

Un processo che ha visto impegnata tutta l’azienda sin dal 2008, anno in cui Milano vinse l’assegnazione di Expo 2015. Soprattutto, un modello, quello del vivaio, inteso come coraggio di favorire lo sviluppo di giovani talenti e delle eccellenze italiane, e interiorizzato nella propria identità d’impresa.

Nel dettaglio, i 160 mq de La Piazzetta della Birra accoglieranno i visitatori a partire dallo spazio esterno, denso di ‘luppolo experience’, con un giardino di luppoli veri, e quattro giganti, che sono installazioni avvolgenti fruibili dai visitatori che ci possono entrare di persona e immergersi polisensorialmente nella vita del luppolo, ma anche nella filosofia dell’eccellenza, nonché nella politica della sostenibilità, il tutto garantendo possibilità di approfondimento grazie ai totem interattivi.

All’interno, il mix tra liberty e tecnologia è firma evidente del brand, disegnando il legame con il Birrificio di Induno Olona (VA), dove nel 1877 Angelo Poretti realizzò la sua prima cotta di birra. Ed è proprio la storica Sala di Cottura a ispirare le tubature in rame che ricoprono il soffitto del bar da cui pendono delle lampade fatte con i fusti in pet riciclabile, con il sistema di spillatura DraughtMaster a essere diventato elemento di arredo e di celebrazione dell’innovazione.

Sopra il bancone centrale, infatti, la colonnina di spillatura a doppio ponte con 20 punti spina, eroga nove diverse birre: 4, 5, 6, 7 (La Fiorita, L’Estiva e La Mielizia a seconda delle stagioni), 8, 9 (Wit), 10 e Selezione Angelo (Brown Ale e Pale Ale) .

Inoltre, per celebrare l’arte del fare, una volta al mese si alterneranno sei scuole segnalate nel volume La regola del talento, nato dalla collaborazione tra Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la Fondazione Deutsche Bank Italia, esponendo un oggetto d’arte che racconterà i valori propri del Birrificio Angelo Poretti.

Tra le altre, pure ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, con una selezione di produttori di dop, igp e presidi Slow Food che presenteranno al pubblico le loro eccellenze gastronomiche, oltre al ricettario online, vero e proprio prodotto editoriale, nato per valorizzare la cultura birraria italiana.

Nell’ambito dell’abbinamento gastronomico avrà spazio speciale anche Itasushi e le sue ricette Made in Italy.

Senza dimenticare di citare l’ultima nata, la 10 luppoli, birra champagne creata dai Mastri Birrai del Birrificio Angelo Poretti per celebrare la partecipazione ad Expo 2015, e la creatività italiana, espressa attraverso il contest tra le scuole di design IED, NABA e la Scuola del Design del Politecnico di Milano (è anche artefice, in collaborazione con Eurojersey, delle divise del personale di Piazzetta della Birra) da cui è nata la bottiglia.

Infine, la sostenibilità, con il progetto DraughtMaster ad aver portato la Poretti a essere azienda birraria certificata ambientalmente e anche a certificare da ormai tre anni il proprio Bilancio di Sostenibilità, redatto grazie alla collaborazione di B2 Axioma. Ci saranno pure 8 giovani inviati under 30, selezionati dai Giornalisti nell’Erba per andare a caccia di notizie su qualità, innovazione, sostenibilità e ‘greenicità’.

Al microfono di youmark Manuela Rognoni, marketing manager Carlsberg Italia, intervistata nel primo monomarca ‘7 Luppoli – Birra e Cucina’ di Birrificio Angelo Poletti, di recente inaugurato in viale Ortles 31/A a Milano, ovviamente all’insegna della tecnologia DraughtMaster, per esaltare le caratteristiche organolettiche delle birre, senza anidride carbonica aggiunta (per chi volesse approfondire, ascolti questa intervista rilasciataci in occasione del lancio della tecnologia proprietaria da Alberto Frausin, ad Carlsberg Italia).