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Biennale d’arte cinese, per l’Italia ci sono Marini e Pistoletto

Lorenzo Marini è stato chiamato, insieme a Michelangelo Pistoletto, a rappresentare l’Italia alla 2a edizione di Western China International Art Biennale, rassegna di arte visiva che rappresenta un ponte tra la Cina Occidentale e l’arte internazionale. Sede principale dell’evento è l’Art Museum di Hohhot, istituito nel 2007, che si estende su una superficie di oltre 15 mila metri quadrati.

“Tra le opere presenti, quelle di Lorenzo Marini hanno certamente apportato un valore aggiunto alla mostra: l’abbiamo scelto perché ho visto alcune sue opere esposte alla Biennale di Venezia, e mi hanno stupito al primo sguardo”, spiega nella nota il curatore della mostra Tian Ye. L’artista è infatti già presente alla Biennale di Venezia con opere dedicate alle lettere, elementi paradigmatici della Type Art inaugurata dallo stesso Marini nell’ottobre del 2016.

Si tratta di una nuova proposta artistica che intende liberare le lettere dell’alfabeto dalla loro funzione di mero significante grafico, esaltandone invece il carattere autonomo e peculiare. Le lettere ‘hanno pari dignità dei ritratti, dei paesaggi, delle nature morte e delle opere astratte’, si legge nel Manifesto del movimento. L’arte della calligrafia – la cura del bel gesto grafico fine a se stesso – è  radicata nelle culture e filosofie dell’Estremo Oriente e la ricerca artistica di Marini si sposa perfettamente con questi valori. “Penso che il suo lavoro sia molto solare e positivo, perfettamente in linea con il tema di questa edizione di Western China Biennale. Il suo lavoro è apolitico: un discorso dell’arte sull’arte”, conclude Tian Ye.

La Type Art costituisce solo l’ultima evoluzione della carriera artistica di Lorenzo Marini. Art director, per una ventina d’anni ha lavorato parallelamente come artista uscendo allo scoperto nel 2014, presentando le sue opere al pubblico con mostre personali organizzate in spazi pubblici. Dopo le prime esposizioni a Miami e New York, nell’autunno del 2014 la Provincia di Milano gli ha dedicato una antologica, in cui ha presentato vent’anni di lavori. Hanno fatto seguito personali presso lo Spazio Oberdan di Milano e musei di Padova e Roma, le presenze ad Art Basel Miami, fino all’inaugurazione della Type art, presso il Palazzo della Permanente di Milano.

IMG_4953La presenza alla Biennale cinese, insieme ad altri pittori e scultori internazionali, costituisce un’ulteriore conferma per Marini. Tra gli altri artisti presenti spiccano nomi come Brian Tolle, Dirk Braeckman e Olafur Eliasson. A questi si affiancano pittori come Liu Jun, capace di raggiungere, nel suo ultimo passaggio a Sotheby’s New York, una quotazione di 500 mila euro con un disegno a inchiostro. Anche Pistoletto ha battuto il proprio record pochi giorni fa a Christie’s Londra, superando quota 3 milioni di euro con Uomo che guarda un negativo, ‘specchiante’ del 1967, che ritrae Alighiero Boetti mentre osserva controluce il negativo della foto di un bambino.

“L’artista italiano è uno dei miei preferiti tra i presenti alla mostra, spero che in futuro possa tornare in Cina e organizzare una sua personale”, conclude il curatore della mostra.