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Be beautiful, ne parla Paolo Casti nel suo nuovo libro

Raccontare i valori attraverso delle storie. E’ quello che ha voluto fare Paolo Casti nel suo nuovo libro. Frammenti della vita di donne e di uomini che con le loro idee hanno contribuito alla evoluzione del concetto di bellezza. Storie dislocate nello spazio e nel tempo, che spesso o quasi sempre, stanno alla base della creazione delle più importanti brand del lusso.

“Sono interessato al mondo della bellezza non tanto per i soldi che ci stanno dietro perché se così fosse avrei scelto di studiare finanza, legge o anche chirurgia plastica”, racconta l’autore. “Piuttosto sono incuriosito dall’evoluzione del significato del bello collegato ai comportamenti individuali e sociali che ne derivano e che spesso sono la conseguenza, non soltanto della recente comunicazione pubblicitaria, ma di un percorso più complesso a cui tutti, anche se con contributi diversi, abbiamo preso parte. In ogni caso è evidente che molti, qualcuno ritiene fin troppi, pensano e giudicano gli altri rispetto alla loro quantità di bellezza. Pare addirittura che il successo personale premi, almeno nella media dei casi, soprattutto le più belle”.

Dunque, quanto conta essere belle, oltre che intelligenti, svelte e sveglie? La bellezza è, o non è, una componente fondamentale del protagonismo sociale? Cosa è la bellezza?

“La mia opinione è che tutto sia relativo e che esistano molteplici modi di essere belli, di esercitare il proprio fascino e di raggiungere, volontariamente o meno, risultati personali  attraverso il proprio aspetto. Un’altra certezza è che i tempi cambiano. Le donne, alla propria bellezza, nel corso degli anni hanno chiesto cose diverse. Mariti facoltosi, Libertà sessuale, Emancipazione, Carriera, ruolo sociale, condivisione delle responsabilità sono stati, più o meno cronologicamente, gli obiettivi delle donne negli ultimi decenni ed, oltre al resto, la bellezza è stata una delle armi utilizzate dalle donne di successo, da quelle che gli obiettivi li hanno centrati. Il concetto stesso di bellezza, a sua volta, per ogni ciclo storico, ha attinto da ciò che accadeva intorno, conformandosi agli stili e alle mode del tempo. Senza la pretesa di fornire un quadro esaustivo o completo, ho fatto un viaggio nel tempo cercando di trovare l’epicentro dei fenomeni che, secondo una visione molto personale, hanno, a mio parere, influenzato i gusti e le tendenze  evolvendo, di conseguenza, il concetto di bellezza. Ne è uscito il racconto di un viaggio nei luoghi e nei tempi del passato che hanno generato il nostro odierno gusto”.

E conclude: “Se leggendolo scoprirete qualche cosa di nuovo o di bello non è merito della mia curiosità ma della curiosità e dell’entusiasmo di chi, la storia, l’ha scritta con le proprie azioni e con il proprio impegno. Ho assegnato deliberatamente alle persone di cui parlo in queste pagine il merito di aver contribuito ad essere ciò che siamo e, perché no, ciò che appariamo. Certamente ho dimenticato molto, qualcosa, qualcuno, l’ho detto poco fa, ho scritto queste pagine per divertimento, spero che la vostra lettura abbia lo stesso scopo”.

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