L’assemblea degli associati ha approvato oggi a Milano il nuovo statuto di Assocom, dando inizio ad una fase di cambiamento dell’associazione all’insegna dell’innovazione e del rispetto (anche se la maggioranza ha detto sì, non poche sono state le astensioni).
Molti gli articoli che hanno subito modifiche, tra cui vale la pena ricordare la scomparsa delle Consulte, una governance più snella e il contenimento dei costi sia di funzionamento, che di accesso per le agenzie. Discussa la necessità di rappresentatività differenziata a seconda del diverso peso delle aziende di comunicazione, ma da sempre il voto è singolo indipendentemente dalle dimensioni. Tanto più oggi che i fee di ingresso sono molto più bassi e meno differenziati tra grandi e piccole. Ora la palla rimanda all’operatività, ossia al concreto. Ma soprattutto si dovrà aspettare la fine di settembre per capire quali associati sottoscriveranno, o meno, la loro adesione per il prossimo anno. E su tutto pesa l’addio dei grandi gruppi. realtà Wpp in testa.
Ecco quindi gli elementi fondamentali del nuovo corso: valori condivisi; una visione più vicina all’Europa; capacità di rappresentanza trasversale di tutto il mercato delle aziende di comunicazione; una governance che favorisca la partecipazione; evoluzione della struttura delle Consulte, che favorisca interscambio e partecipazione; una nuova struttura di quote per andare incontro alle esigenze degli associati.
Le agenzie possono tornare ad essere competitive nel nostro Paese, recuperando il loro ruolo consulenziale, basato sull’esperienza e sul talento creativo, dicono in Assocom. Per questo è necessario un cambiamento strutturale del quale l’associazione vuole farsi esempio e motore. La chiave di volta di tale cambiamento è la coesione fra le aziende della comunicazione: solo lavorando insieme per obiettivi condivisi sarà possibile proporsi come interlocutori autorevoli e solidi ad un mercato globale sempre più complesso ed esercitare un ruolo significativo con gli stakeholder a livello nazionale ed europeo.
Ma quali obiettivi si è data Assocom per affrontare le sfide del futuro? Li esprime un Manifesto, condiviso e sottoscritto oggi dagli associati.
Assocom ha l’obiettivo di rappresentare e promuovere le aziende di comunicazione che, indipendentemente dalla loro dimensione e specializzazione, si propongono al mercato con un atteggiamento di professionalità e serietà, che ne determina la qualità.
Il principio che guida le aziende associate Assocom, accomunandole tra loro, è il rispetto:
- verso i clienti, attraverso ascolto, consulenza, indirizzo e la massima onestà intellettuale nella relazione. Le aziende associate mettono il loro tempo e le loro competenze al servizio degli obiettivi di business dei propri clienti, mai viceversa;
- verso i collaboratori, perché la qualità di un’azienda di comunicazione dipende essenzialmente dal talento, dalla motivazione e dall’impegno delle persone che vi lavorano; gli associati mantengono verso i collaboratori, di qualsiasi livello di seniority, un atteggiamento etico, responsabile e onesto, nei momenti di crescita come in quelli di difficoltà;
- verso il pubblico: consapevoli che tutte le aziende che si occupano di comunicazione hanno la possibilità di influenzare le opinioni e i comportamenti delle persone che ricevono i loro messaggi, le aziende associate si impegnano a evitare di dare diffusione, direttamente o indirettamente, a contenuti ingannevoli, discriminatori, volgari o violenti;
- verso se stessi e i concorrenti: le aziende associate si oppongono a qualsiasi svalutazione del proprio ruolo e difendono singolarmente, oltre che come associazione, il principio fondamentale dell’equa retribuzione del proprio lavoro. Non accettano di partecipare a consultazioni e gare non trasparenti o non rispettose dell’impegno di tutte le aziende coinvolte, ed evitano in ogni modo di divenire complici di azioni e comportamenti mirati a penalizzare i propri concorrenti.Il rinnovamento dell’associazione parte concretamente da un nuovo modello organizzativo, che è stato approvato dall’assemblea.
- Il Presidente si pone come ‘primus inter pares’.
- Il Consiglio Direttivo sarà composto da 9 consiglieri (anziché i 18 previsti finora) che avranno
maggiore responsabilità e più deleghe, per favorirne il coinvolgimento e la partecipazione. Compiti
del Consiglio Direttivo saranno l’elezione del Presidente e la definizione dei Gruppi di Lavoro. - I Gruppi di Lavoro saranno creati per specifiche esigenze e il loro numero potrà variare nel tempo secondo le necessità, avranno un budget approvato dal Consiglio Direttivo e dovranno produrre risultati entro un termine temporale definito. Una volta terminata la loro funzione, i gruppi si trasformano in forum aperti per continuare a condividere idee, spunti ed indirizzi su temi specifici. L’altra importante novità è che i Gruppi di Lavoro comprenderanno non solo rappresentanti delle aziende associate ma anche persone esterne, in un’ottica di sempre maggiore apertura e sinergia con i diversi attori del mondo della comunicazione.