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Assocom – Comunicare Domani, investimenti complessivi in comunicazione a +1,6% entro fine anno (+2,5% nel 2018). Bene i media digitali. I social network dominano la scena

 Si è tenuto oggi presso il Politecnico di Milano Comunicare Domani – #post-social, evento annuale organizzato da Assocom per ragionare su numeri, investimenti e flussi della filiera della comunicazione.

In continuità con l’edizione 2016, anche quest’anno l’evento è stato proiettato sul domani più che su un’istantanea del mercato della comunicazione. Al centro dell’attenzione, il ruolo dei social network.

Secondo i dati diffusi dal Centro Studi Assocom, il mercato della comunicazione è in lenta e costante crescita, con il 2017 che dovrebbe chiudersi con un +1,6% di crescita e la prospettiva di un +2,5% nel 2018.

All’interno di questo trend, tuttavia, convivono situazioni molto differenti quali, ad esempio, la sempre minor influenza degli investimenti televisivi e l’ulteriore restringersi degli investimenti nella carta stampata.

Bene invece il digital che dovrebbe chiudere il 2017 con un incremento del +7,6% per poi giungere al +8,2% nel 2018. A quel punto, il digital supererà i 2 miliardi di euro e deterrà una quota  del 26,6% sugli investimenti complessivi in comunicazione.

Dentro l’arcipelago del digital, inoltre, crescono a doppia cifra sia il settore video, che si espande al ritmo del 20,5% e che nel 2018 è destinato a intercettare quasi 1/3 dell’investimento nel digitale, sia il mobile, che già nel 2018 farà segnare un incremento del 18,8%, andando a superare la carta stampata in termini di puro investimento.

Emanuele Nenna (ascoltalo nel video in apertura), Presidente di Assocom, nel suo intervento introduttivo ha voluto sottolineare il senso del tema scelto per il convegno di quest’anno, Post-social: “Perché parliamo ancora di social? Perché viviamo in un mondo social. Ma in un convegno che si intitola comunicare domani dobbiamo e vogliamo parlare di futuro. Come evolveranno, e stanno evolvendo, i social. Non abbiamo una sola risposta, ma penso sia molto interessante ascoltare tanti punti di vista di chi, di questo argomento, ne sa davvero. E il titolo Post-social non è pensato perché crediamo che dopo il social non si sarà più il social. Ma perché siamo convinti che dopo questa clamorosa ondata di social il mondo non sarà più lo stesso. E siamo curiosi di immaginare come potrebbe essere”.

Le informazioni sull’andamento del mercato della comunicazione, con le stime sull’evoluzione degli investimenti e sui trend dei diversi canali, sono stati il cuore dall’intervento di Guido Surci (più sotto la sua intervista video), Presidente del Centro Studi Assocom: “Ormai è qualche anno che il mercato degli investimenti pubblicitari fa segnare dei tassi di crescita molto contenuti. Da un lato questo è legato alla lenta crescita economica del paese, ma non dobbiamo sottovalutare la capacità che ha l’innovazione nel catalizzare nuove risorse. Un’innovazione strutturale, come nel caso dell’affissione che investe in impianti digitali, o un’innovazione di metodi che rendono la comunicazione più performante, come nel caso del mobile. Questo non vuol dire che il mercato debba necessariamente crescere subito, ma se come settore riusciremo a tenere il focus sull’innovazione sono convinto che potremo contare su una spinta più decisa nei prossimi anni”.

L’incontro è stato ulteriormente arricchito dai contributi in chiave economica, sociologica, organizzativa e tecnologica portati al tavolo dei relatori da Derrick De Kerckhove, direttore scientifico di Media Duemila e dell’Osservatorio Tuttimedia, e Sylvain Querné, Marketing Communications Director Facebook in Italia, oltre a specialisti della comunicazione e dei media come Davide Boscacci, Group Creative Director Leo Burnett (più sotto la sua intervista video), Luca Della Dora, Marketing e Innovation Director We Are Social, Giorgio Giordani, Presidente Spencer & Lewis, Vincenzo Piscopo, responsabile Branded Content Ciaopeople, Luca Sofri, direttore de Il Post, e Maurizio Melis, conduttore Radio 24.

Guido Surci

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Davide Boscacci

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