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Appuntamento al Cinema – Insyriated

Un film di Philippe Van Leeuw dal 22 marzo nelle sale.

Oum Yazan, madre di tre figli, vive barricata nella propria abitazione, in una città sotto assedio. La donna ha reso l’appartamento un porto sicuro per la famiglia e per alcuni vicini, cercando di proteggerli dalla guerra. Quando le bombe minacciano di distruggere l’edificio, quando i cecchini trasformano i cortili in zone di morte e i ladri irrompono per saccheggiare e violentare, mantenere tra quelle mura il sottile equilibrio della routine diventa una questione di vita e di morte.

Chi è Philippe Van Leeuw
Nato a Bruxelles, Philippe Van Leeuw studia all’INSAS prima di trasferirsi a Los Angeles, dove frequenta i corsi per direttore della fotografia all’American Film Institute. Tra i suoi insegnanti ci sono direttori della fotografia come lo svedese Sven Nykvist e l’americano Conrad Hall. Al suo rientro in Europa, lavora come direttore della fotografia di documentari, film istituzionali e pubblicità. L’incontro con il regista francese Bruno Dumont porta Van Leeuw all’esordio come direttore della fotografia di un film narrativo: L’età inquieta (1997). Da quel momento, Van Leeuw si dedica al cinema di finzione: lungometraggi, cortometraggi, film per la televisione. Firma, tra gli altri, due lavori di Laurent Achard (Plus qu’hier, moins que demain, 1998; Le dernier des fous, 2006), Les bureaux de Dieu (2008) di Claire Simon, Stable Unstable (2013) di Mahmoud Hojeij. Nel frattempo, sviluppa il suo interesse per la scrittura e la sceneggiatura. Il suo impegno in film sociali e poetici lo porta nel 2009 a esordire come regista con Le jour où Dieu est parti en voyage. Insyriated è la sua seconda regia.