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Alimentari online: un mercato da quasi 500 milioni di € nel 2015

In occasione dell’annuncio dell’ingresso di Amazon.it nel comparto alimentare dell’e-commerce attraverso l’apertura del negozio Alimentari e cura della casa, l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano traccia un bilancio del settore e illustra le possibilità che l’e-commerce offre a venditori e clienti del settore.

“Il comparto alimentare è nel 2015 uno dei settori più dinamici nel panorama dell’e-commerce b2c italiano”, spiega nella nota Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

Crescono infatt sia il Grocery (spesa da supermercato), che nel 2015 supera i 200 milioni di euro, sia il Food&Wine enogastronomico, che sfiora i 260 milioni di euro. Aggiunge Perego: “Negli ultimi due anni sono diverse le insegne della grande distribuzione che hanno attivato iniziative di Click&Collect, con la possibilità di ordinare online e di ritirare presso il punto vendita. Anche nel Food&Wine enogastronomico rileviamo un certo fermento grazie all’intraprendenza di produttori, presidi territoriali (che valorizzano prodotti locali), retailer, enoteche e start up, come ad esempio nella vendita di prodotto fresco (soprattutto frutta e verdura), nella consegna del pranzo pronto a domicilio, e nella vendita di prodotti in nicchie molto specifiche. L’ingresso di Amazon non può che incrementare ulteriormente la vitalità del comparto. Ne beneficeranno anche le PMI del settore food, che con il Marketplace potranno avere un ulteriore canale di accesso all’e-commerce e all’Export online”.

“Lo sbarco online del grocery italiano è in ritardo rispetto al resto d’Europa. Al contrario di altri settori, il grocery non è riuscito ad organizzarsi in maniera adeguata: dal nostro indice mensile che monitoriamo con Human Highway, negli ultimi tre mesi, gli acquisti online nell’alimentare rappresentano solo l’1,2%, fanalino di coda dell’intero eCommerce italiano”, aggiunge Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.

Amazon oggi va dunque a colmare un vuoto nell’offerta. Velocità, puntualità, delivery sono stimoli per la piccola, media e grande distribuzione organizzata italiana che deve reimpostare la propria strategia distributiva. “Inoltre,l’offerta tipica dei prodotti Made in Italy continua a soffrire di una restrizione geografica, non solo nazionale ma anche regionale. Il food italiano deve trovare una strategia multicanale per poter uscire dai propri limiti geografici”, conclude Liscia.