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Al cinema nei panni del malato di Alzheimer, un esperimento sociale della Federazione Alzheimer

Un esperimento nelle sale cinematografiche italiane per far vivere agli spettatori le sensazioni di smarrimento e confusione con cui i malati di Alzheimer convivono tutti i giorni.

E’ quello che ha realizzato la Federazione Alzheimer Italia – organizzazione nazionale non profit che opera per migliorare la qualità di vita dei malati e dei loro familiari – in occasione del Mese Mondiale Alzheimer, ideato 5 anni fa da Alzheimer’s Disease International (ADI) con l’obiettivo di contrastare l’emarginazione sociale legata alla malattia.

Tra il 21 e il 25 settembre gli spettatori che si sono recati nei cinema italiani aderenti al consorzio UniCi (Unione Cinema) si sono trovati di fronte a un apparente errore: il film che cominciava sullo schermo non era quello per cui avevano pagato il biglietto, bensì il film con Diego Abatantuono Eccezziunale… veramente. 

 

 

L’esperimento ha interessato 70 sale italiane, per un totale di 400 schermi, portando all’attenzione di 150.000 spettatori le difficoltà che incontra tutti i giorni chi è colpito da una malattia che interessa più di 46 milioni di persone nel mondo, di cui 750mila solo in Italia.