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Agcom, diritti Tv, approvate con osservazioni le linee guida della Lega Calcio per la Serie A. Pari dignità a internet

Nella riunione del 17 maggio 2017, l’Autorità ha deliberato di approvare le Linee Guida della Lega Nazionale Professionisti Serie A per la vendita dei diritti audiovisivi relativi al campionato di calcio della massima serie triennio 2018-2021.

La decisione dell’Autorità fa seguito al provvedimento di non approvazione del 25 gennaio 2017 n. 26351 ove erano state rilevate alcune criticità nelle Linee Guida che attenevano alle regole di gara, al rapporto fra la Lega ed il soggetto assegnatario dei diritti e alla formazione dei pacchetti e ai criteri per la loro articolazione.

In ordine alle regole di gara, l’Autorità ha osservato che nel complesso le Linee Guida nella nuova formulazione abbiano rimosso i profili di criticità a suo tempo rilevati, restando tuttavia alcune previsioni che devono essere chiarite in sede di formulazione degli inviti ad offrire con riferimento ai soggetti che partecipano alla gara, alle modalità e ai tempi per l’assegnazione.

In ordine al grado di dettaglio dei criteri di formazione dei pacchetti, l’Autorità ha ritenuto che esso deve essere valutato alla luce della necessità di fornire un numero minimo di informazioni idonee a permettere una valutazione circa la conformità ai principi ispiratori del Decreto Melandri, nonché ai limiti da esso posti.

Ciò posto l’Autorità ha auspicato l’adozione di una modalità di vendita tale da alimentare un confronto effettivo tra più piattaforme distributive (digitale terrestre, satellite e internet), stimolando lo sviluppo competitivo nei mercati a valle, in particolar modo della pay-tv. Si tratta di modalità che consente una effettiva concorrenza in particolare nei riguardi del consumatore, il quale può scegliere tra più offerte in concorrenza tra loro senza dover sostenere maggiori costi derivanti dalla necessità di sottoscrivere una pluralità di abbonamenti. In tale direzione, l’Autorità valuta con favore la scelta delle Linee Guida di valorizzare i diritti di trasmissione sulla piattaforma internet, che non sono più considerati accessori rispetto alle piattaforme tradizionali.

Pertanto, per l’Autorità resta impregiudicato il potere di valutare la conformità degli inviti ad offrire e della procedura di vendita dei diritti audiovisivi oggetto alla disciplina antitrust nazionale e comunitaria e al Decreto Legislativo n. 9/2008 e di procedere alla verifica di eventuali violazioni della predetta disciplina nel caso in cui Lega Serie A, in sede di predisposizione concreta dei pacchetti e di assegnazione finale, non si attenesse alle indicazioni dell’Autorità e tale comportamento pregiudicasse la concorrenza nell’acquisizione degli specifici diritti e nei mercati posti a valle, con pregiudizio per i consumatori.