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ADCI, apertura alle collaborazioni, radicamento sul territorio e rafforzamento della presenza femminile al centro dell’impegno del Club nel corso dell’ultimo anno. Intanto le iscrizioni segnano +17%

ADCI, l’associazione culturale che dal 1985 riunisce professionisti nel campo della comunicazione pubblicitaria, si è riunita sabato 17 dicembre per l’annuale assemblea dei soci, la prima dall’inizio della Presidenza di Vicky Gitto (nella foto). L’appuntamento è stato l’occasione per ripercorrere gli obiettivi e le linee strategiche dell’associazione, facendo un bilancio del 2016 e delineando gli obiettivi e le priorità per il 2017.

Il 2016 è stato un anno importante per l’associazione che ha visto crescere le iscrizioni del 17% rispetto al 2015 (+28% rispetto al 2014) e ha eletto un nuovo Consiglio che, all’insegna del rinnovamento nella continuità, ha presentato una piattaforma programmatica per il 2016-2018 proponendosi di lavorare per consolidare il brand del Club, con un posizionamento chiaro e autorevole fondamentale per evolvere il ruolo dell’associazione all’interno della società. Tra le priorità, l’apertura alle realtà associative e alle professionalità esterne al mondo dell’advertising, il rafforzamento sul territorio, fondamentale per comprendere e rappresentare la comunità creativa nazionale, e l’impegno per incrementare la presenza femminile, sempre più necessaria e determinante, all’interno dell’associazione e del mercato.

L’assemblea ha rappresentato un momento di confronto tra le decine di soci che hanno partecipato, rappresentativi della realtà dell’adversting e della creatività in Italia, e il nuovo Consiglio che ha condiviso i risultati di questi primi 10 mesi di lavoro. A iniziare da i traguardi raggiunti riguardo alla presenza femminile: rispetto al 2015 la quota rosa all’interno del club è cresciuta del +29% (+62% sul 2014) portando al 26% la rappresentanza femminile all’interno del Club. La sola crescita dei soci maschi rappresenta il +13%.

Aumenta anche la presenza femminile all’interno delle giurie internazionali dove viene interpellato ADCI e all’interno degli ADCI Awards 2016 che hanno visto per la prima volta una presidenza femminile, nella persona di Katrien Bottez e 24 donne all’interno delle diverse giurie del premio.

Avviato inoltre il processo di radicamento sul territorio con l’elezione dei primi Ambassador del club sul territorio (eletti rappresentanti in Lazio, Emilia Romagna e Campania). Confermato infine l’impegno verso l’apertura dell’associazione a nuove e strategiche collaborazioni, fondamentali per l’evoluzione del posizionamento del Club: confermata la collaborazione con ASSOCOM, partner dell’associazione in particolare in occasione di IF! e con Burson-Marsteller in particolare per la gestione della comunicazione e delle relazioni esterne del Club, con l’obiettivo di raccontare sempre di più la realtà dell’associazione e dei suoi membri.

Siglata inoltra la partnership con l’associazione dei registi italiani AIR3 che nel 2017 verrà concretizzata nella realizzazione di progetti congiunti. Tra le ultime novità dell’anno, inoltre, l’apertura di un dialogo con IAB, per comprendere e rispondere alle esigenze del mercato digitale. In crescita anche il numero di patrocini, il cui numero è triplicato nel 2016, a dimostrazione della volontà dell’associazione di aprirsi e collaborare sempre di più con le eccellenze creative del nostro Paese.

“Il mondo della comunicazione e della creatività è ormai in costante cambiamento e il Club ha quindi l’obiettivo di evolvere per rappresentare appieno i suoi soci e rispondere alle loro esigenze, ponendosi come punto di riferimento per l’interno settore della creatività. Sono felice di come anche in questa occasione, e durante il corso dell’anno, tutti i rappresentanti del Consiglio e i soci abbiano saputo lavorare insieme per aiutare l’associazione a raggiungere questi obiettivi e crescere. Nel corso del 2017 saremo sempre più impegnati per raggiungere i nostri obiettivi e rafforzare il ruolo del Club quale autorevole punto di riferimento per il mercato, i media e le istituzioni italiane”, commenta Gitto nella nota.