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Ad Alba l’agricoltura sociale porta il vino oltre le sbarre. Presentata l’edizione limitata in formato magnum di Valelapena, il vino simbolo del legame tra carcere e territorio

Syngenta, la Casa di Reclusione di Alba (CN) e l’Istituto Enologico Umberto I di Alba hanno presentato venerdì scorso presso l’Istituto Enologico Umberto I° di Alba (CN) la nuova annata del vino Valelapena, prodotto con l’uva coltivata dai detenuti all’interno della struttura.

I proventi delle vendite saranno interamente destinati a finanziare la prosecuzione del progetto ‘Vale la pena’, avviato nel 2006 per dare ai reclusi una concreta opportunità di reinserimento sociale.

Ogni anno il progetto coinvolge 15 detenuti che, all’interno dell’istituto penitenziario, seguono un corso per ottenere la qualifica di operatore agricolo e coltivano vitigni di nebbiolo, barbera, dolcetto e cortese. Alla vinificazione, imbottigliamento ed etichettatura provvede l’Istituto Enologico Umberto I di Alba per una produzione annua di 1.400 bottiglie.

Oltre a essere acquistabili direttamente presso l’Istituto Enologico Umberto I e la Casa di Reclusione di Alba, le bottiglie di Valelapena saranno in vendita in occasione delle variemanifestazioni fieristiche che il Comune di Alba organizza nel mese di ottobre.