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In una indagine Accenture come cambierà la forza lavoro nei prossimi anni. Parole chiave reskilling e adattabilità

Secondo lo studio Harnessing: Revolution: Creating the Future Workforce di Accenture Strategy, dovranno essere proprio i manager delle aziende a dare ancora più centralità alla propria forza lavoro, accompagnandola verso le nuove frontiere professionali dell’era digitale.

Lo sviluppo di competenze, come capacità di leadership, pensiero critico e creatività, o ancora intelligenza emotiva, potrebbero contrastare notevolmente la riduzione dei posti di lavoro legata alla crescente automazione.

Come questo sia possibile lo spiega l’indagine di Accenture Strategy, condotta su un campione di 10,527 lavoratori di dieci diversi paesi, secondo la quale se si riuscisse a raddoppiare il ritmo con cui i lavoratori sviluppano queste competenze, la quota di posti di lavoro a rischio diminuirebbe dal 10 al 4% entro il 2025 negli Stati Uniti. Secondo lo stesso meccanismo si assisterebbe a un calo dal 9% al 6% nel Regno Unito e dal 10% al 5% in Germania.

L’87% degli intervistati, con punte che toccano il 93% nel gruppo dei Millennials e minimi intorno al 79% per quanto riguarda i Baby Boomers, si aspetta che parte delle proprie mansioni sarà automatizzato nei prossimi cinque anni. Di questi, l’80% è convinto che l’applicazione del digitale sul posto di lavoro arrecherà più benefici che danni. Inoltre, i lavoratori oggi richiedono risposte diverse in termini di riconoscimenti, benefit e supporto.

L’indagine online è stata condotta negli Usa, in Brasile, nel Regno Unito, in Francia, in Germania, in Australia, in Italia, in India, in Giappone e in Turchia su un campione di 10.527 lavoratori selezionati fra i vari livelli di competenza e le varie generazioni. L’indagine si è svolta fra il 26 novembre e il 9 dicembre 2016.