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A proposito dell’ultima edizione degli Adci Awards, Nicola Lampugnani: ma avete visto la sala del Parenti gremita di persone? Non abbiamo nulla da invidiare ai Festival internazionali. Le categorie? Pari dignità ai fini dell’Oro. Vince la creatività che fa meglio ai clienti

Il tuo giudizio su questa edizione degli Adci Awards?

“E’ stata sotto diversi punti di vista la migliore edizione di sempre. Il più importante a mio avviso è il ruolo che il premio ha ormai riconquistato sia come qualità creativa, sia come importanza mediatica e di prestigio. Non vi nascondo che vedere la sala strapiena del Parenti con gente seduta sulle scale e ammassata in ogni angolo del teatro, personalmente rappresenta il più grande risultato che si poteva ottenere. Ogni persona che è salita su quel palco ha sentito sulla sua pelle di essere parte di qualcosa di grande, paragonabile solo a pochi festival internazionali”.

Quale il segnale che ne emerge?

“Le giurie hanno lavorato bene. Forse in qualche caso sono state un po’ di manica larga, ma è normale vista la eterogeneità delle giurie, cosa che ritengo comunque un valore. Il segnale forte che emerge quest’anno è che non esistono più categorie di serie A e di serie B. Le grandi idee possono arrivare dal digital, come dal direct, come dal design solo per fare qualche esempio”.

Quest’anno in Giuria anche un cliente e forte la presenza femminile. Che altro faresti per rendere questi Awards sempre più esaustivamente capaci di segnare realmente i benchmark italiani? 

“L’Adci Award ha sempre rappresentato il benchmark italiano, semmai quello che si è visto quest’anno (ma sono già almeno un paio di anni che è così) è la presenza sempre più importante di campagne rilevanti per il mercato e per il business. E’ sempre più vero, ma questo è un trend globale, che le campagne creative sono quelle che fanno anche meglio ai clienti. Pensare il contrario ormai è superato e i tanti clienti che ho visto in giuria e in generale a IF! lo dimostrano. Andiamo avanti così. Siamo sulla strada giusta”.

Fosse possibile un ripescaggio, quale progetto sceglieresti e metteresti sul podio degli Ori? 

“Ok così. Forse al contrario avrei fatto diventare qualche oro, un argento. Ma visto il successo di questo award mi sembra davvero un peccato veniale”.

Nicola Lampugnani, Chief Creative Officer Gruppo TBWA\Italia.

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