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5 città per il 5G

Ha preso il via il processo di sperimentazione del 5G in Italia che  interesserà  5 città italiane: l’area metropolitana di Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera.

Con la pubblicazione, sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, dell’avviso pubblico relativo ai progetti per la sperimentazione del 5G, inizia il cammino per dotare l’Italia di una tecnologia per reti mobili di V generazione. Il 5G non è semplicemente un’evoluzione del 4G, ma è una piattaforma che apre nuove opportunità di sviluppo. Si tratta di una tecnologia abilitante per servizi innovativi che cambieranno, ad esempio, il modo di vivere e di spostarsi dei cittadini o il modo stesso di produrre da parte delle imprese. E’ una tecnologia in forte discontinuità con il passato sia per quanto riguarda la velocità che il tempo di latenza; ha potenzialità enormi sul fronte dei servizi che potranno essere sviluppati e sarà volano di crescita per il nostro sistema produttivo.

Nel suo Action Plan per il 5G la Commissione europea ha invitato gli stati membri ad individuare entro il 2018 almeno una città dove avviare la sperimentazione del 5G.

Il bando del Ministero non ha la sola finalità di sperimentare la rete 5G da un punto di vista infrastrutturale,  viene richiesto infatti di presentare progetti che saranno valutati sia rispetto alla parte infrastrutturale che a quella dei servizi che saranno sperimentati. Il bando non è quindi rivolto solo  agli operatori tlc ma anche ad altri soggetti di livello nazionale ed internazionale che vogliono sperimentare servizi con la tecnologia 5G, ad  università, enti e centri di ricerca ed è incentivato il coinvolgimento di Pmi locali, startup ed enti pubblici.

I lotti di gara per i quali presentare progetti sono tre: il primo riguarda il territorio della città metropolitana di Milano, il secondo comprenderà la città di Prato e L’Aquila, il terzo Bari e Matera.

Le domande potranno essere presentate entro il 15 maggio; entro il 14 luglio saranno selezionati i progetti che partiranno per la fine dell’anno. La sperimentazione durerà fino al 2020.

Le città sono state selezionate sulla base di criteri relativi alla distribuzione geografica, alla capillarità di connettività ultraveloce, alla disponibilità di frequenze nella banda 3,7-3,8, all’appartenenza ai corridoi europei. In aggiunta alle tre realtà selezionate con questi criteri sono state individuate anche L’Aquila e Matera: la prima in quanto nella fase di ricostruzione post-terremoto, la seconda città in quanto  capitale europea della cultura 2019 su cui stanno insistendo molti progetti che guardano al digitale.