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360fx: per le case di produzione il lavoro c’è. Dipende come lo si fa. Serve il miglior rapporto qualità-prezzo e il top tecnologico e di specializzazione. Forse una nuova sede all’estero

Anche se al nostro microfono Antonella Scoliero, partner e producer 360xf, non smentisce né conferma, volendosi lasciare la chicca per il momento in cui sarà effettivamente realtà. Certo che questa casa di produzione con l’estero ci lavora eccome, trattando direttamente con le agenzie di lì (tra l’altro trova che, contrariamente a quanto si dice, la competenza in tema video anche delle sigle italiane, così come delle aziende, sia aumentata) e dichiarando quanto la collaborazione con le medesime (anche con le italiane) sia più efficiente ed efficace che diretta col brand, visto che si parla la stessa lingua.

Ma soprattutto, il suo forte sono effetti speciali, tecnologia e pensiero che agilmente viaggia sui nuovi display, tablet in testa. Ad esempio, due le phantom possedute, la V640 (a oggi gli unici ad averla in Europa), capace di girare a 2700 fot/sec, e la Flex. Un parco luci led, soddisfacendo anche i prodotti più sensibili a luce e calore. Una grande sala di posa. I migliori registi, per scelta senza esclusiva, così da dare a ogni progetto quello che meglio gli si confà.