Ferrarelle: la discontinuità in comunicazione non paga. Nulla da recriminare alle campagne di ieri, ma non centravano l’obiettivo di dire perché quest’acqua va scelta e di raccontarne i plus nella sua location d’elezione, la tavola. Il tutto nella modernità di un’italianità che parla d’eccellenza.

Di qui la scelta di un attore come Alessandro Gassman a condurre quella che a tutti gli effetti dovrebbe divenire piattaforma di comunicazione da articolare in un crescendo che allarga  pure a ulteriori occasioni di consumo (segue)

(a oggi sono stati girati 15 spot. Da qui a fine anno l’investimento è pari a 3 milioni di euro, contemplando la campagna anche stampa, radio e web, che inaugura il primo canale youtube dell’azienda. Dal 2013 comparirà anche il soggetto femminile, lo interpreta Chiara Genzini, disegnando il senso di una famiglia italiana che resta tale nonostante neppure vagamenti somigli a quella tradizionale e patinata del passato, così come la scenografia si sposterà anche all’esterno, rappresentando la versatilità di consumo del mezzo litro).

Tanto che lo stesso Michele Pontecorvo, responsabile comunicazione corporate Ferrarelle, più che di spot preferisce parlare di piccoli cortometraggi, seppur alla fine poco somiglino a quei racconti di storie di marche cui l’era contemporanea sembra fare volentieri riferimento nel disegnare il rapporto tra le medesime e i loro consumatori.

Il tutto alla luce di una riorganizzazione aziendale, resa più snella in adeguamento a un mercato che anche per questo leader (nel segmento delle effervescenti naturali ha una quota a volume pari al 21,7% ed esportazioni  del 10% del fatturato, con obiettivi di incremento) non è certo rilassante. Recente l’ingresso del nuovo direttore commerciale Nunzio Savasta (ascoltalo al microfono di youmark, intervistato con Pontecorvo in occasione della presentazione della nuova campagna), che molto ha spinto per intraprendere una via di comunicazione strategica, da proseguire nel tempo.

Tanto da giustificare in nome della ricerca della strada più giusta le questioni che hanno negli ultimi anni colorato le vicende di questo brand (il marketing manager di allora Antonio De Caro oggi si occupa di ricerca di nuovi mercati). Dal cambio di rotta della campagna a firma Walk In (abbandonava il concetto di ‘liscia, gassata o Ferrarelle’, impostando quello del ‘bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno’) alla gara finita con nulla di fatto dell’anno scorso, cui è seguita la campagna firmata 1861united.

Insomma, nonostante la strada che definisce le strategie del prossimo futuro sia frutto della collaborazione con il regista-autore Leone Pompucci, l’azienda tiene a sottolineare la soddisfazione per le collaborazioni sino a oggi avute con le agenzie. Semplicemente è altrove che ha trovato l’idea vincente. Ma non certo in esclusiva, visto che al digital continuerà a pensare Havas Worldwide Digital (centro media Ferrarelle è sempre Vizeum).

Ricordando che a primavera 2013 esordirà pure la nuova comunicazione Vitasnella. A firma Havas Worldwide Milan, punterà ad ampliare oltre alla donna 20-80enne il target.

Credit della campagna ‘Bevi, digerisci e Gusta’ 

ATTORI